Attualità

Intelligenza artificiale e relazioni pubbliche: l'incontro alla Lumsa

Tra gli interventi della giornata quelli di Anna Minà, presidente del corso di laurea in Comunicazione digitale e marketing, di Elisa Toscano, delegata Ferpi Sicilia e Antonello Piraneo, direttore de "La Sicilia"

Un momento del convegno alla Lumsa

L’intelligenza artificiale è ormai presente in ogni ambito della nostra vita personale e professionale, ma come può diventare un’opportunità per i professionisti della comunicazione e dell’informazione? Anna Minà, presidente del corso di laurea in Comunicazione digitale e marketing del dipartimento Gec di Palermo della Lumsa, ha voluto rispondere al quesito organizzando, insieme a Ferpi Sicilia (la Federazione delle relazioni pubbliche), un focus sull’argomento offrendo così un’opportunità agli studenti del corso di laurea, di conoscere le possibilità che l'intelligenza artificiale potrà offrire nella loro futura professione. Tra gli interventi della giornata anche quello di Elisa Toscano, delegata Ferpi Sicilia e Antonello Piraneo, direttore de “La Sicilia”. 

“L’artificial intelligence, soprattutto generativa, pone una serie di sfide: sfide competitive per le imprese che devono imparare a fare leva su questi strumenti e posizionarsi meglio nel contesto in cui operano; sfide giuridiche perché collegate al tema della protezione dei dati; sfide sociali, anche in relazione all’utilizzo delle tecnologie a supporto della gestione delle grand challenges - ha spiegato Minà introducendo i lavori - dall’altro lato, creare un ponte e tra università e mondo delle professioni, in riferimento ai temi di frontiera per il corso di comunicazione digitale e marketing”. Per Toscano “l'intelligenza artificiale, come è avvenuto in passato a ogni evoluzione tecnologica e digitale di massa, ci permette, con la giusta consapevolezza dei suoi limiti, di utilizzarla come strumento funzionale nella nostra professione di relatori pubblici”.

Infine le parole del direttore de La Sicilia, Antonello Piraneo: "L'intelligenza artificiale è l'ennesima sfida per il mondo dell'informazione 'stressata' da rivoluzioni tecnologiche sempre più ravvicinate nel tempo. Non a caso la vita di cicli produttivi si è accorciata notevolmente. A questa sfida occorre rispondere non alzando impossibili e inutili muri, ma considerando l'intelligenza artificiale un'opportunità da cogliere per liberare risorse umane per offrire ciò che nessun algoritmo potrà mai sostituire: il sentiment con cui si racconta una storia, si analizzano i dati, si propone una riflessione. In questo senso fa più paura dell'intelligenza artificiale la superficialità umana”.


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