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Palermo, Zamparini dice no a Frank Cascio: "La lettera d’intenti non è adeguata"

Così il presidente rosanero sulla cordata americana intenzionata ad acquisire la società: "Siamo disposti ad andare avanti. Cinesi pronti a spendere 200 milioni tra squadra, stadio e centro sportivo"

Maurizio Zamparini, presidente del Palermo

Cascio-Palermo: un binomio che sembrava già prendere forma. Invece, il sogno per molti tifosi di vedere un Palermo "a stelle e strisce", potrebbe improvvisamente svanire. Infatti, l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia racconta come la trattativa si sia improvvisamente bloccata. Da una parte Frank Cascio, imprenditore italo americano che non ha mai nascosto l'intenzione di voler rilevare le quote del Palermo, dall'altra Maurizio Zamparini, che dopo diversi botta e risposta avvenuti tramite comunicati ufficiali ha sempre lasciato intendere quanto la pista cinese fosse concretamente più solida e più convincente.

"I cinesi - afferma Zamparini - mi hanno già detto che sono pronti a spendere 200 milioni tra squadra, stadio e centro sportivo. Nei prossimi giorni arriverà in Italia una delegazione di questi imprenditori cinesi, ne sapremo sicuramente di più”. Il presidente rosanero voleva e vuole tuttora "lasciare il Palermo in mani sicure".

Ed è proprio dopo aver verificato e attestato la solidità del gruppo americano che Zamparini si è espresso: "Non so se ci incontreremo ancora, ma ho risposto a Cascio e non ritengo adeguata la lettera d’intenti che il suo gruppo aveva annunciato per presentare un’offerta. Comunque siamo sempre disposti ad andare avanti per vedere se sono davvero interessati". Testa al campo, dopo un inizio non proprio ideale, ma con un occhio in Oriente e un altro in America. Prende quota l'idea di vedere un Palermo con gli occhi a 'mandorla'.


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