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Dal naso fratturato alla rinascita Budan, il Rocky Balboa rosanero

Il croato è uno dei pilastri sui quali ha puntato forte Mutti. L'attaccante ha ricambiato la fiducia con gol, quantità e qualità in attacco. Ora la sfida: confermarsi col ritorno di Hernandez

Igor Budan @ TM News/Infophoto

I pugili prima di andare sul ring si fanno spaccare il naso. Per evitare che capiti durante un incontro. Per essere più forti. Igor Budan dopo la frattura del setto nasale è rinato. Prima l’incidente in allenamento a fine novembre, poi il recupero e infine una maglia da titolare. Il Palermo ha trovato un Rocky Balboa che sta convincendo gli scettici. Lo ha fatto prima a suon di sportellate coi difensori avversari come nel debutto a Novara, poi con gli assist e i gol. Come ieri: filtrante per Miccoli nell’azione del rigore e rete di prepotenza dopo che Frezzolini aveva fatto due miracoli. Ma non è solo questo: Igor sembra il partner ideale di capitan Miccoli. Un gigante e un folletto. Il primo apre spazi, il secondo li sfrutta e ricambia con cross al bacio. La strana coppia funziona. E il Palermo è tornato nelle zone che contano della classifica.

I MERITI DI MUTTI. Eppure Devis Mangia aveva quasi completamente ignorato il croato di Fiume. Tante tribune, qualche panchina e uno spezzone nella disfatta di Catania che costò la panchina al giovane tecnico. Proprio al Cibali nella manciata di minuti finali, Budan era stato il più pericoloso del Palermo. Con Mutti la musica è cambiata. Vuoi per l’indisponibilità di Hernandez, vuoi per i problemi di Pinilla, il numero 19 è uno dei pilastri sui quali l’allenatore bergamasco ha costruito la risalita del Palermo. Sette partite e quattro gol, undici punti per i rosa. Ma al di là dei numeri, quantità ma anche qualità in attacco. Perché Igor pur essendo un armadio ha fatto vedere che sa anche trattare la palla coi piedi.

INCOGNITA HERNANDEZ. Ora però arriva il difficile per l’attaccante che Zamparini si porta dietro dai tempi di Venezia. Dovrà dimostrare di avere acquisito maturità e continuità, di aver messo alle spalle la sfortuna che spesso in carriera lo ha perseguitato con i tanti problemi fisici. E dovrà fare i conti con l’imminente rientro di Abel Hernandez. L’uruguaiano è un patrimonio della società che probabilmente non verrà fatto marcire in panchina. Ma se Budan continua così... E allora la patata bollente ce l'avrà Mutti che dovrà essere bravo a dosare l’utilizzo dei tre. Miccoli, Hernandez e Budan, un giocoliere, un velocista e un pugile. Armi che possono far sognare qualcosa in più della parte sinistra della classifica.


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