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Mezzo staff di Tedino saluta Palermo, il ds: "Scelta drastica, c'era troppa confusione"

Aladino Valoti spiega la decisione di Zamparini: "Siamo molto dispiaciuti dal punto di vista umano ma era necessario fare ordine, specialmente in un momento così delicato"

Aladino Valoti

Un secondo posto in classifica accompagnato però da una sfuriata di Zamparini all’allenatore e dall’allontanamento di due membri dello staff di Tedino. Non è tutto oro ciò che luccica, tanto che il fatto di aver agguantato il Frosinone in classifica è passato in secondo piano rispetto all’aria che tira dalle parti di viale del Fante. Il ds Aladino Valoti ha così voluto fare da scudo a un gruppo frastornato, ma in piena corsa per la promozione diretta. “Lavoriamo per migliorare - dice - nessun problema fra Zamparini e Tedino”.

Via il match analyst e il preparatore atletico

Nella giornata di ieri sono arrivati altri due esoneri: via Vincenzo Varrica e Roberto Peressuti. Una decisione arrivata dopo un confronto in Friuli fra tecnico, presidente e direttore sportivo. “Per quanto riguarda la gestione di questi due cambi – ha detto oggi Valoti in sala stampa - la situazione è un po’ più complessa: dopo essermi confrontato con il presidente, al quale ho comunicato l’intenzione di voler fare meno confusione possibile all’interno dello staff, abbiamo deciso di optare per questa drastica scelta. Umanamente – continua – sia io che Zamparini che Tedino siamo molto dispiaciuti, ma era necessario fare ordine, specialmente in un momento così delicato. Abbiamo bisogno di punti di riferimento, senza alcun tipo di confusione. Comunque sia – confessa – quella presa ieri è stata una scelta di cui avevamo già parlato con il patron circa un mese e mezzo fa, quando sono arrivato a Palermo.  Io ho semplicemente espresso il mio pensiero e il presidente si è trovato d’accordo con me”.

“Piena fiducia in Tedino”

Dietro l’allontanamento dei due membri vicini a Tedino e la sfuriata di Zamparini dopo il match pareggiato con il Pescara poteva anche celarsi una qualche inclinazione del rapporto fra l’imprenditore friulano e il tecnico rosanero. Non è così per Valoti che in conferenza stampa ha voluto ribadire quanto Tedino sia al centro del progetto del club rosanero. “Questi cambi – dice -  non hanno nulla a che vedere con la posizione del nostro tecnico che a differenza di quanto si possa pensare gode della piena fiducia del presidente. Sì, è vero, le figure allontanate ieri pomeriggio erano in qualche modo vicine al mister, ma non indispensabili per la sua permanenza in Sicilia. Il match analyst ad esempio non aveva mai lavorato con Tedino prima di questa esperienza. Il mister ha schierato due punte per provare soluzioni diverse in attacco. Il nostro tecnico è molto sereno, quello con Zamparini è stato un normalissimo confronto. Nulla di più”.

“Quello che conta è il secondo posto in classifica”

Sarà necessario isolare quanto accaduto in questi ultimi giorni per ripartire già dal match di sabato contro la Cremonese nel miglior modo possibile. Valoti però non vuole assolutamente sentire parlare di crisi. “Con il Pescara abbiamo fatto una partita dai due volti. Un buon primo tempo e una seconda frazione non positiva. In Serie B d’altronde, ogni partita riserva insidie più o meno diverse. Quello che è certo è che non esistono impegni abbordabili.  La squadra sta cercando di lavorare e recuperare una condizione ottimale, fisica e mentale. Non dimentichiamoci le cinque partite nel giro di 20 giorni, alcune di queste senza l’apporto dei nostri nazionali. Abbiamo recuperato in un certo senso e penso che sia stato fatto un grande lavoro da parte di tutti: dai giocatori allo staff. Quello che conta realmente è che siamo secondi. Tutto il resto non ci interessa”.   

Aspettando il miglior Nestorovski

Chi vorrà sicuramente tornare a sorridere è Nestorovski. Lo screzio con i tifosi al momento del cambio e qualche prestazione sotto tono rischiano di macchiare un’annata comunque positiva. “Ilija è molto attaccato a questi colori e a questa città. Non vedeva l’ora di tornare in campo per dare il suo contributo. Ogni giocatore però ha le proprie caratteristiche e il proprio carattere. Lui ci tiene tantissimo a riportare questa squadra in Serie A, specialmente dopo quanto vissuto la scorsa stagione. La retrocessione per Nestorovski è come una macchia difficile da togliere. Non penso assolutamente che il suo nervosismo possa derivare dall’exploit di La Gumina. Nelle settimane in cui il macedone era con la sua Nazionale, ha sempre fatto i complimenti sia all’attaccante palermitano che e alla squadra tramite degli sms. Non giudico il gesto al momento del cambio come una polemica, ma come un modo per fare vedere quanta voglia e rabbia agonistica abbia nel voler riportare il Palermo in Serie A”.


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