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Miranda, il mister che lanciò Aronica “Con Totò si aggiusta la difesa”

L'ex stopper del Licata e del Foggia di Zeman fu allenatore-giocatore nel '94 a Bagheria e fece debuttare il difensore palermitano: "La stoffa si vedeva e poi era un ragazzo serio e determinato"

Salvatore Aronica, prossimo acquisto del Palermo @Tm News-Infophoto

Maurizio Miranda, ex difensore del Licata e del Foggia di Zeman,  nel 1994 è a Bagheria. Ha 31 anni, è a fine carriera e fa l’allenatore-giocatore. Poi un giorno si accorge di un giovane interessante della Juniores. Si chiama Salvatore Aronica e fa il terzino sinistro. Miranda lo chiama in prima squadra e si accomoda sempre più spesso in panchina. Diventa solo l’allenatore, perché lì al centro della difesa, ormai è sicuro con lui, con Totò Aronica. Miranda stopper navigato vede in lui un nuovo mastino per la retroguardia. Gli cambia ruolo e gli fa spiccare il volo.

“La stoffa si vedeva e poi era un ragazzo serio, buono, senza grilli per la testa – ricorda Miranda (nella foto a destra mentre festeggia un gol con Signori)  – si impegnava al massimo, voleva sfondare”. E ce l’ha fatta Aronica. Dal Bagheria il grande salto alla Juve, poi  ottime stagioni con Crotone, Messina, Reggina e, infine, la consacrazione a Napoli. Senza passare mai dalla sua Palermo, sempre lontano dai suoi affetti, dal suo corso Calatafimi.

Ma adesso il debutto in rosanero per Totò, 35 anni a gennaio, dovrebbe essere questione di giorni. L’amministratore delegato del Palermo, Pietro Lo Monaco, ha detto che l’affare è chiuso. E la squalifica di Paolo Cannavaro non dovrebbe frenare il trasferimento.

Un ottimo acquisto – dice Miranda – perché può dare esperienza al reparto difensivo, può fare da chioccia ai giovani e poi perché è palermitano e darà tutto per i colori rosanero, per la sua città”.

Ma per Miranda, che oggi allena nelle giovanili del Calcio Sicilia di corso Pisani, un solo rinforzo non basta. “Con Aronica si aggiusta la difesa, ma il Palermo ha bisogno di altre pedine per salvarsi. Servono un portiere affidabile, un centrocampista di qualità e un altro attaccante forte come Miccoli”.


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