Calcio

Al Barbera arriva il Como (senza Fabregas): il Palermo cerca continuità, dubbi in difesa e a centrocampo

Domani sera ecco i lariani di Moreno Longo: una gara importante per i rosanero, che cercano conferme dopo il blitz esterno di Benevento. La classifica è molto corta, ecco perché ottenere tre punti sarebbe fondamentale in vista della trasferta di domenica contro la Spal

Brunori e Di Mariano nel match di Cosenza - Immagine di archivio

Due o tre situazioni da monitorare, le ultime riserve da sciogliere solo a qualche ora dall’inizio del match: Eugenio Corini non ha ancora deciso la formazione titolare che domani sera affronterà il Como al Renzo Barbera. Una partita molto importante che, se vinta, garantirebbe continuità al successo di Benevento e darebbe ulteriore slancio in classifica. Una classifica piuttosto corta, che non lascia nessuna squadra tranquilla. Il Palermo è una di quelle squadre vicine ai playout ma non distante nemmeno dai playoff.

“Di solito due, tre squadre a questo punto della stagione hanno meno punti – ha dichiarato Corini – è incredibile che oggi l’ultima squadra sia veramente vicinissima. La differenza la crea quel solco, ma di solito con quelle squadre che hanno meno punti si va a creare maggiore distanza tra la zona di sofferenza e quella dei playoff. Oggi la classifica è schiacciata, è un campionato indecifrabile. Queste tre partite ravvicinate daranno un’accelerata, nel turno infrasettimanale spesso c’è imprevedibilità. Faccio fatica a pronunciarmi su questo torneo, vedremo quello che accadrà nel mercato invernale. Di solito la sessione di gennaio è determinante nel campionato di serie B, riesce a cambiare gli equilibri: se trovi due, tre giocatori giusti per te e riesci ad inserirli bene hai uno slancio diverso in classifica”.

I dubbi che Corini si porterà dietro sino a domani riguardano, essenzialmente, difesa e centrocampo. Nel reparto arretrato c’è un ballottaggio tra Bettella e Marconi: uno dei due affiancherà il solito Nedelcearu. Bettella ha disputato una buona prova contro il Benevento, Marconi quando è stato chiamato all’opera ha risposto sempre presente. Ecco che allora il dualismo tra i due centrali si ripropone anche per la gara di domani sera. Pare, comunque, leggermente favorito l’ex difensore del Monza. A sinistra Sala è recuperato, aveva solo avvertito crampi a Benevento, e giocherà dal primo minuto. Crivello, invece, non è stato convocato per la gara di domani a causa dell'affaticamento muscolare rimediato nell'allenamento di ieri.

A centrocampo i dubbi sono maggiori, perché adesso la concorrenza è piuttosto ampia per tre maglie disponibili. Saric è tornato a disposizione e potrebbe anche avere una chance dal primo minuto. L’unica incognita che riguarda il bosniaco è legata al minutaggio, visto lo stop che lo ha tenuto fuori dal campo.

“Saric stava trovando un’ottima condizione, ma è stato penalizzato dall’infortunio. Ora l’ho rivisto molto bene – ha affermato l’allenatore rosanero - di conseguenza è un’opzione: mi riservo i prossimi due allenamenti per capire se può partire titolare o entrare in corso”.

L’unico che appare insostituibile, in questo momento, è Claudio Gomes. L’ex City sta disputando una grande stagione e anche contro il Benevento è stato fondamentale: suo l’assist a Brunori per il gol, suo il recupero in mezzo al campo che ha propiziato il vantaggio rosanero, suoi i tanti recuperi nel traffico del Vigorito. Segre ha giocato tantissimo e potrebbe avere bisogno di rifiatare, anche in considerazione del match di domenica a Ferrara contro la Spal. Anche Damiani, che è stato titolare a Benevento, non è poi sicuro della riconferma.

“Damiani è rientrato in un match complicato – ha dichiarato Corini - ma ha retto bene e ha giocato con personalità. Nella costruzione bassa può aiutare la squadra ad uscire in palleggio. L’ho scelto in quella partita complicata perché lo ha meritato: sono molto contento se un giocatore che non gioca spesso risponde così, è un segnale per tutta la squadra”. Anche l’idea Broh dal primo minuto potrebbe stuzzicare Corini, magari proprio con Saric per avere grande dinamismo in mezzo con Gomes in cabina di regia. Difficile vedere dal primo minuto Leo Stulac, che potrebbe essere impiegato, invece, a Ferrara. 

Corini ha svelato quelle che potrebbero essere le sue riflessioni nell’arco di tre partite ravvicinate: “Io ho sempre valutato di più la terza partita – ha precisato il tecnico bresciano – la seconda la preparo sulla base di motivazioni tecnico-tattiche. Farò delle valutazioni più tattiche rispetto al recupero delle energie, poi per domenica chiaramente mi concentrerò su una visione globale”.

In avanti, invece, non ci sono dubbi per Corini, che dovrebbe confermare, salvo clamorose sorprese, il tridente composto da Valente, Brunori e Di Mariano.

Qui Como

Seconda trasferta consecutiva per la squadra di mister Longo, dopo il pareggio ad Ascoli. I biancazzurri cercano la prima vittoria in trasferta, ma dovranno rinunciare a Solini, Fabregas, Baselli, Iovine, Chajia, Parigini e Kerrigan: tutti infortunati. In diffida, oltre a Baselli, ci sono anche Cerri e Vignali.

Longo dovrebbe schierare un 4-3-3 con Blanco, Cerri e Mancuso in attacco anche se non è da escludere la carta Cutrone.

Sul tridente in attacco ha parlato, in un’intervista al quotidiano La Provincia, l’attaccante Leonardo Mancuso: “Penso sia andata bene, al di là poi di come sia finita la gara. Da parte di tutti e tre c’è anche disponibilità al sacrificio, a lavorare per la squadra, dunque questa è certamente una soluzione proponibile”.

Le probabili formazioni

PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Mateju, Nedelcearu, Bettella, Sala; Segre, Gomes, Broh; Valente, Brunori, Di Mariano.

COMO (4-3-3): Ghidotti; Vignali, Odenthal, Binks, Ioannou; Da Riva, Bellemo, Arrigoni; Blanco, Cerri, Mancuso.


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