Calcio

Gol e assist a ritmo di dance: la storia del fantasista palermitano da 45 milioni di ascoltatori su Spotify

Il classe 1995 Domenico Messina si divide tra la carriera di calciatore, che lo vede militare in Eccellenza con la maglia dello Sciacca e la vita da producer musicale nel progetto Dualities

Domenico Messina, calciatore dello Sciacca e producer di musica dance-

I calciatori che contestualmente si dedicano alla musica (alle volte con passione e talento altre più per cavalcare l’onda della celebrità con risultati esecrabili) non sono certo pochi: la storia del fantasista palermitano Domenico Messina se non unica nel suo genere è sicuramente particolare. Il classe ’95 si divide tra la sua vita di calciatore, che oggi lo vede continuare allo Sciacca una carriera spesa sui campi dell’Eccellenza siciliana in particolare con la maglia della Parmonval, e quella di producer di musica dance che lo ha portato con il progetto Dualities (realizzato assieme al napoletano Simone Guida) a raggiungere 40 milioni di ascolti complessivi ed una media di 616 mila utenti al mese su Spotify.

Per Messina questa stagione da calciatore prima dell’approdo a Sciacca è stata abbastanza travagliata a causa di problemi fisici: “All’inizio della stagione a Misilmeri - racconta a PalermoToday - ho avuto subito dopo il ritiro un principio di pubalgia che mi sono trascinato anche a Mazara. L’infortunio mi ha tenuto fuori due settimane in una fase delicata per Misilmeri col cambio tecnico: mi sono ritrovato con questo problema che se non preso in tempo può farti anche smettere e ho sofferto perché non riuscire a dare il 100% alla mia età in squadre ambiziose come Don Carlo e Mazarese mi dispiaceva. Ho lavorato, anche sul dolore e sono tornato: quando mi ha chiamato mister Crivello ero quasi recuperato. Col passare del tempo e delle partite è diminuito il dolore e ho ritrovato la condizione e le prestazioni. Sono felice”.

Messina parla poi di quella che è la sua attività da creativo musicale: “Faccio una premessa fondamentale - spiega - io non sono un disc-jockey ma un produttore che crea musica, non faccio le serate in discoteca non compatibili con la vita da calciatore. La chiave per fare musica come per giocare a calcio è la stabilità, avere una mentalità precisa. In campo sono un giocatore veloce che deve trovare la giocata, quando compongo devo creare qualcosa da zero. La musica è una passione che coltivo da quando sono piccolo non pensavo che potesse diventare a tutti gli effetti ma con il passare del tempo sono riuscito a dare vita a un progetto di musica pop che ci ha portato a raggiungere 45 milioni di ascoltatori su Spotify e firmare con le maggiori etichette discografiche come Sony e Universal. Adesso stiamo collaborando con alcuni artisti importanti del panorama dance mondiale come Zeep e Justin Jesso. La mia musica esprime il mio modo di giocare, la ricerca del divertimento e dell’allegria e questo sta alla base del progetto. Stiamo lavorando costantemente e l’obiettivo è quello di firmare un brano al mese”.

Pensando al futuro, l’idea del ventiseienne palermitano è quella di non scindere questo binomio a lui caro: “Il mio obiettivo è quello di giocare ancora e più a lungo possibile - conclude - anche se purtroppo poi arriva un’età in cui non si può continuare a fare il calciatore. In compenso però negli ultimi tempi ho iniziato un’attività che in Sicilia si vede poco, di individual soccer, cioè insegnare la tecnica individuale a un ragazzo in lezioni singole: l’ho presa come divertimento ma mi rendo conto che è un lato che mi appassiona molto quello di insegnare calcio. La musica invece è qualcosa che non ha età”.


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