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Beach volley, i campioni italiani sono palermitani ma in città mancano spiagge dedicate e strutture indoor

Lo scorso 29 maggio Riccardo Garofalo e Giuseppe La Rosa hanno trionfato a Bibione, conquistando lo scudetto nella categoria silver. Le difficoltà a praticare questo sport nella loro città e il sogno di un'Academy: "Siamo molto indietro, un grande paradosso per una città di mare"

I palermitani Garofalo e La Rosa in trionfo a Bibione - Foto tratta dalla pagina FIPAV Comitato Territoriale Catania

Lo scorso 29 maggio i palermitani Riccardo Garofalo e Giuseppe La Rosa hanno trionfato ai campionati italiani di beach volley, giocati a Bibione, conquistando lo scudetto nella categoria silver. I beachers di Palermo hanno superato ben 99 coppie, in un torneo molto difficile, con la formula dell'eliminazione diretta. Tre giorni di incontri, culminati con la vittoria finale. Terzo scudetto per Garofalo, mentre per la Rosa il tricolore rappresenta un inedito.

Un traguardo prestigioso, che Garofalo ha commentato così a PalermoToday: "Non ci aspettavamo la vittoria finale, è stata una sorpresa anche per noi. E' stato un titolo emozionante, perché è arrivato insieme al mio compagno storico. Si tratta del mio terzo scudetto, il mio compagno invece non l'aveva mai vinto ma c'era andato sempre molto vicino. Questo tricolore è la ciliegina sulla torta del nostro percorso, fatto di allenamenti duri e tanti, tanti sacrifici. Non eravamo in perfetta forma, anche l’età conta molto in questo sport: gli acciacchi si fanno sentire ma abbiamo tenuto duro. È stata una grande soddisfazione".

L'atleta ha poi sottolineato la carenza di spazi riservati al beach volley a Palermo, dove "il movimento è in crescita" pur "mancando spiagge dedicate e strutture indoor". "Questo - puntualizza Garofalo - è uno sport che può essere praticato 365 giorni all'anno".

Il sogno che Garofalo sta portando avanti da tempo è quello di una vera e propria accademia di beach volley in città: "Il progetto della Gala sport academy è una sorta di scuola di beach volley. In Sicilia non abbiamo molte strutture che ci supportano, soprattutto in inverno. Noi siamo abituati a giocare tutto l’anno, ma qui troviamo molte difficoltà. Anche in estate, comunque, la situazione è complicata: ci sono pochi lidi con campi da beach. Diventa tremendamente difficile non solo allenarci ma anche per alimentare il nostro progetto, che ha risvolti anche dal punto di vista sociale. Gala sport academy intende promuovere il beach volley 365 giorni l’anno, perché è assolutamente possibile praticare il beach tutto l'anno. La sabbia, peraltro, consente grandi benefici dal punto di vista del recupero psico-motorio. Siamo in attesa di una nostra vera casa, perché non possiamo attendere che le spiagge si liberino alle sette di sera. Non è beach volley 4 contro 4, non è pallavolo sulla sabbia: è vero beach volley, in tutto il suo essere. Non si tratta di un collaterale della pallavolo, lo voglio precisare: si tratta di uno sport autonomo, a tutti gli effetti".

In chiusura Garofalo ha fotografato lo stato di salute del beach volley a livello locale: "Come città di Palermo, purtroppo, siamo molto indietro. A Bibione ho visto una realtà splendida: un ambiente tranquillo che coinvolgeva tutte le fasce di età. Giro l'Italia da dieci anni e riscontro qui una situazione che deve necessariamente crescere. Squadre e scuole del Nord portano centinaia di atleti alle competizioni nazionali, da luoghi dove il mare non c’è. Lo ritengo un grande paradosso per una città di mare come la nostra. L’obiettivo è sensibilizzare il territorio su queste esigenze. Abbiamo avuto alcune interlocuzioni con il Comune relativamente a progetti di riqualificazione: i tempi, però, non sono affatto veloci e la burocratizzazione complica tutto. Domani e domenica avremo una tappa del circuito regionale a Capaci, ma le strutture sono davvero poche. In questo momento è uno sport poco considerato, dispiace molto".

In Sicilia, però, una realtà virtuosa esiste ed è a Catania: "A Catania sono più avanti - ha concluso Garofalo - hanno una realtà consolidata con beach soccer, beach volley, beach tennis. Anche per le strutture indoor sono già piuttosto preparati, esiste un Palabeach all'avanguardia che ospita tantissime attività. Credo sia impensabile, da Palermo, fare centinai di chilometri per raggiungere città dove le strutture sono presenti. Anche perchè i costi diventano praticamente insostenibili. Speriamo che in futuro la nostra città possa crescere dal punto di vista delle strutture sportive".


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