Segnalazioni

Via Pecoraino: storie di mancate competenze

Era il 18 ottobre del 2016 quando alle 19 circa, mettevamo in piedi un flash mob in vvia Pecoraino per denunciare l’assenza di illuminazione pubblica. Un'iniziativa nata dopo l’ennesimo tentativo da parte di diverse realtà sociali presenti nel territorio di attivarsi per la risoluzione di tale problematica. Correva il lontano dicembre 2015 quando con un mail indirizzata all’Amg energia chiedevo lumi in merito alla questione. Da quel momento in poi ho assistito a un continuo tripudio di competenze, pantomime poco gradevoli, sino ad arrivare al nocciolo della questione. La zona industriale di Brancaccio è/era gestita dall’ex consorzio Asi, realtà a quanto pare ad oggi fantasma. Non voglio entrare in dettagli certosini o tecnici, non è certo questo il contesto, tuttavia trovo interessante sollevare qualche riflessione: trovo inaccettabile che un’arteria come la via Pecoraino sia ad oggi sprovvista di illuminazione dopo più di due anni, a prescindere di chi siano le responsabilità. E’ assurdo che l’amministrazione non sia riuscita a farsi carico di tale problematica, considerando che l’area industriale sorta un tempo, oggi è totalmente integrata con l’area urbana del territorio della seconda circoscrizione, quindi come tale, pur essendoci competenze regionali ( consorzi vari) deve aver riconosciuti i benefici e servizi di un’area urbana comunal. Il continuo palleggiamento di competenze, Comune – Regione hanno visto in questi anni il deturpamento di un’area urbana ( sino a ieri soltanto industriale). Il complesso Irsap presente all’interno di questa area, si presenta in condizioni di assoluto abbandono/degrado, se invece fosse gestito adeguatamente potrebbe diventare punto focale e logistico per tutta l’area, al servizio non soltanto dell’area industriale ma di tutta la circoscrizione. Gli incidenti stradali (veicolari e pedonali) causati per la mancata illuminazione pubblica, sono all’ordine del giorno. Personalmente ritengo che non si possa più far leva su questioni di competenze, andare oltre la banale demagogia. Il problema va risolto punto. Distinti saluti Sergio Oliva.


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