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"E queste le chiamate piste ciclabili?": lettera di una cittadina disillusa e arrabbiata

Si dice sempre che il mattino ha l'oro in bocca, e dopo la colazione che rigorosamente faccio, è il momento in cui, andando a lavorare, come ogni mattina, si può godere di tutto ciò che di bello offre la nostra città, sono una fans della mobilità sostenibile, ma vivo a Palermo e questa città vive una contraddizione continua tra quello che potrebbe essere nella sua essenza, perchè ne avrebbe le potenzialità, una capitale della cultura permanente e il suo degrado vissuto oltre da chi la visita e ne rimane sconvolto, anche e soprattutto da noi cittadini, che ci siamo assuefatti allo sporco e all'abbandono.

Ho da pochi giorni una bicicletta elettrica, dunque mi allineo e sostengo la possibilità di vivere una città con meno inquinamento, ma poi mi rendo conto che per i ciclisti le strade di Palermo sono pericolosissime, anche e soprattutto le piste ciclabili, realizzate ma non curate che presentano spesso delle voragini laterali corrispondenti agli scoli fognari, percorrendo la pista ciclabile di Via Dante c'è un altro problema gravissimo, gli alberi ai lati della strada non sono potati e le fronde nel percorrerle finiscono sugli occhi, la pista è stata creata in uno spazio esiguo delimitato da dei dissuasori creati per la separazione con la strada centrale e i relativi parcheggi, lo spazio di manovra è molto piccolo e si rischia otre che di cadere per evitare le buche dello scolo fognario anche e soprattutto nel percorrerla di accecarsi con le fronde degli alberi non potati, creando non indifferenti problemi, e rischiando di far cadere chi la percorre.

Adesso chiedo al mio Sindaco, che ha in mano la tutela della salute dei suoi cittadini come pensa di risolvere quanto appena descritto visto che è sempre maggiore il numero di bici e monopattini presenti in città, aumentati anche per il Bonus Mobilità del Governo, bellissima iniziativa che va supportata da cittá più sostenibili e sicure, in allegato la foto di questa mattina alle sette in via Dante che vi da il senso di quanto descritto dalla sottoscritta. E' uno sfogo che spero solletichi la sensibilità dei nostri amministratori, tutti desideriamo una città più vivibile, ma a Palermo sarebbe un sogno.

Liliana Cimino, una cittadina disillusa e arrabbiata


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