Segnalazioni

"Università, Medicina: piattaforma in tilt, impossibile prenotare esami"

Siamo studenti di medicina dell'Università di Palermo. Vi contattiamo per segnalare un'azione illecita da parte dell'università e del corso di studi di Medicina, non l'unica, ma stavolta siamo arrivati al culmine. Il 10 aprile durante la prenotazione degli esami che si svolge sul portale studenti la piattaforma è andata in tilt dalle ore 23:30 a 00:00 per sovraccarico di sistema.

Alla nostra lamentela il sistema informatico di ateneo risponde che non è vero niente e che loro non riscontrano nessun problema. Noi abbiamo gli screen quindi prove tangibili. L'aggravante è che siamo ragazzi di sesto anno prossimi alla laurea e non svolgere anche solo un esame è compromettente la nostra carriera, considerando pure l'emergenza che c'è sul territorio nazionale e la richiesta di medici loro stanno causando ritardi nelle lauree e nella possibilità che altri medici possano lottare in prima linea.

Insomma il punto è che martedì giorno 14 inizieranno questi esami e tantissimi di noi sono rimasti fuori, non possono svolgerli per un errore. Potrebbero risolverlo aprendo nuovamente le prenotazioni ma si rifiutano. Noi siamo stanchi di subire ingiustizie, anticipi immotivati di esami fissati per date successive, annullamenti all'ultimo momento. Bisogna che capiscano che non hanno a che fare con delle bestie. Oltre a questo fatto, il terzo appello a causa dell'emergenza covid non è stato garantito per via telematica come in altre università. C'è stato un anticipo di 10 giorni delle date di esame fissate ad aprile con un preavviso di solo 12 giorni, il che comporta disagi dal punto di vista organizzativo. 

La replica dell'Ateneo

In merito ad alcune segnalazioni di studenti di Medicina agli organi di informazione e diffuse sui social network, l’Università degli Studi di Palermo precisa che, contrariamente a quanto riportato, il sistema informatico per la prenotazione degli esami in modalità a distanza ha funzionato regolarmente, senza alcun disservizio.
 
Lo confermano i dati: solo nel preciso lasso di tempo specificato nella segnalazione, dalle 23.30 alle 00.00 di venerdì 10 aprile, il sistema ha infatti registrato correttamente 171 prenotazioni, quasi tutte per esami di Medicina. Dall’analisi del sistema informatico è emerso che fino alle 23.30 il ritmo delle prenotazioni è stato regolare, con richieste provenienti da tutte le aree dell'Ateneo. Nell’ultima mezz’ora, a partire dalle 23.30, si registra invece una massa di prenotazioni numericamente abnorme e proveniente da un’unica area dell’Ateneo. È come se il sistema fosse stato sottoposto ad una sorta di 'stress test' per verificarne la funzionalità sotto un carico particolarmente elevato. Ciò nonostante, il sistema ha retto perfettamente, senza nessuna interruzione di funzionamento.
 
Si sottolinea che dal momento in cui è iniziata l’emergenza Coronavirus, l’Ateneo ha messo in atto in tempi brevissimi, grazie all’impegno di tutte le componenti della Comunità universitaria, numerosi servizi per la didattica online che hanno consentito il regolare e apprezzato svolgimento a distanza delle lauree, delle lezioni, e a partire da domani anche degli esami, oltre che un sistema di chat con le segreterie e servizi bibliotecari online, con lo specifico obiettivo di tutelare al massimo il corretto andamento dei percorsi formativi degli studenti, evitando ogni possibile impatto di questo periodo sulle loro carriere.
 
In considerazione dell’attuale emergenza sanitaria è inoltre stato pubblicato nell’Albo Ufficiale di Ateneo un bando per l’erogazione di un contributo finalizzato a sostenere gli studenti in fascia di reddito zero.
 
Non si può quindi parlare nella maniera più assoluta di “azione illecita” di un Ateneo che tratta i suoi studenti, per cui ha la più profonda attenzione, “come bestie”. Non possiamo accettare che si metta in discussione lo sforzo corale e intenso messo in campo dall’amministrazione, dai docenti e dagli stessi studenti in questa drammatica situazione.
 
Risulta altresì ancora maggiormente inaccettabile e strumentale accusare l’Università, che in questa emergenza si sta impegnando fortemente anche nella raccolta fondi per il Policlinico Giaccone, di causare ritardi nelle lauree e nella possibilità che altri medici possano lottare in prima linea. Tanto si doveva, solo allo scopo di restituire verità.