Segnalazioni

Lo sfogo: "Pazienti affetti da malattie croniche intestinali abbandonati al loro destino..."

Riceviamo e pubblichiamo

Caro Direttore, ancora una volta mi rivolgo a Lei e alla Sua redazione. Questa volta vi scrivo per dare voce ai 3.500 pazienti Mici (Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali) dei 5.000 mila totali che sono rimasti senza supporto medico. Purtroppo, l’emergenza Covid ha fatto sì, come anche voi state denunciando, che tanti, troppi reparti sono stati chiusi. Direttore, non si può negare che di Covid si muore, ma è bene tenere a mente che si muore ogni giorno anche di tutte le altre patologie a maggior ragione se non curate a dovere. Che comportamento scellerato è quello che lascia senza supporto diagnostico e terapeutico i malati del proprio paese? Così, anche il nostro centro di malattie infiammatorie croniche dell’intestino dell’ospedale Cervello, diretto dal Dott. Orlando e punto di riferimento per l’Italia meridionale ha subito un drastico taglio e si trova in grande sofferenza.

Il Dott. Orlando, sensibile al grido di aiuto dei suoi 5000 assistiti, ha mediato tra noi e i vertici della direzione sanitaria che ha mostrato sensibilità assicurando ai 1500 pazienti le terapie infusionali ed i piani terapeutici già in essere, ma, per i restanti 3500 pazienti si sono sbarrate le porte. Le Mici sono malattie fortemente invalidanti e i pazienti purtroppo, mutano la loro condizione di salute anche in poche ore vedendo comparire dolori lancinanti, ascessi, emorragie, occlusioni intestinali fino anche a formazioni tumorali. Ad oggi questi pazienti non hanno a chi rivolgersi perché le loro visite sono sospese a data da destinarsi e dunque all’aggravarsi repentino delle loro condizioni cosa potranno fare? Nei vari gruppi di supporto chiedono aiuto ma nessuno di noi è un medico… Abbiamo saputo che un medico, nello specifico la Dott.ssa Renna è stata sottratta al già ristretto team per essere “prestata” a reparti Covid, il Dott. Casà è al 50% perché garantisce le guardie mediche al reparto di gastroenterologia cosicché il Dott. Orlando si trova SOLO con un aiuto dato dal contratto di ricerca a dover far fronte a 1500 pazienti, assurdo! Io in questo momento, non rispondendo a nessuna terapia e stando male, dovevo essere inserita in un nuovo piano terapeutico ed invece sono stata contattata e rimandata a data da destinarsi, e come me tanti altri. Siamo in condizioni umilianti, con incontinenze, dolori e non interessa a nessuno.

Siamo trattati come bestie! Sappiamo che il Dott. Orlando ha protestato fortemente con la direzione sanitaria ma invano. Direttore cosa dobbiamo fare? La Costituzione garantisce il diritto alla salute ma alla nostra dirigenza sanitaria non interessa! Dobbiamo denunciare questa vergognosa situazione perché se le cose dovessero degenerare per qualcuno di noi bisogna che questi signori se ne prendano tutta la responsabilità e ne rispondano nelle opportune sedi. Abbiamo bisogno di voi poiché non si dica un giorno che “loro” non fossero a conoscenza del reale problema. Sono certa, caro direttore, che come avvenuto in passato, grazie al vostro sostegno potrete aiutare noi pazienti riuscendo a sensibilizzare la direzione generale sui problemi reali dei malati che purtroppo non hanno una scelta curativa diversa. La ringrazio sempre per la sua cortese attenzione e per la sensibilità che avete per i problemi della nostra bella città.

Vera Di Giorgio


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