Segnalazioni

Scuola pubblica: "Sì, ma come?"

La scuola Collodi (foto archivio)

La storia è questa. Le mie due figlie di sei e tre anni sono state iscritte rispettivamente alla prima elementare e al primo anno di scuola materna presso il circolo didattico "Carmelo Maneri", viale dei Picciotti-zona Romagnolo. La primogenita ha concluso lo scorso anno il ciclo della scuola materna nel plesso didattico citato con grande soddisfazione per l'esperienza educativa ed istruttiva delle insegnanti. Da qui l'idea di iscrivere anche la seconda figlia nella stessa sezione, anche perché lì è prevista la refezione scolastica, con notevole contributo economico mensile (120,00 euro per un Isee entro i 25.000 euro ) delle famiglie che necessitano di un prolungamento dell'orario scolastico.

La situazione attuale: pur appartenendo alla stessa scuola statale, nel medesimo edificio ( una al piano di sotto, l'altra al primo piano) le mie due figlie hanno due orari di ingresso differenti. La prima entra puntuale alle 8,00 (già alle 7,55 le maestre escono dalla scuola per radunare le classi prime). La più piccola (dopo avere sopportato la prima settimana di scuola in orario pomeridiano 13,30-17.30!) può entrare in classe a partire dalle ore 8,15, senza possibilità di usufruire di un servizio di accoglienza, anche con contributo economico di chi ha necessità , di chi come me deve andare a lavorare entro un certo orario .

Risultato: ho iscritto la piccolina in una scuola privata pagando una differenza di 20,00 mensili, rispetto alla tariffa per il servizio mensa nella scuola pubblica che ripeto è di euro 120,00. Questa scelta è stata determinata dall'atteggiamento assunto dal dirigente scolastico della scuola "C.Maneri" in ordine alle richieste (non recepite) di adeguamento dell'orario di entrata della scuola materna . Non si capisce perché è stato posticipato l'ingresso pur prevedendo che molte famiglie avrebbero avuto analoghe situazioni. Non si capisce perché dobbiamo attendere inutilmente al piano di sotto, ogni giorno, un quarto d'ora il suono della campanella per i più piccoli. A chi può servire questa nuova regolamentazione? Questo dimostra che i disservizi delle scuole spesso non sono causati dalla mancanza di risorse economiche ma da una cattiva organizzazione e gestione delle risorse a disposizione.

Segnalazione giunta da Michela Gandolfo


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