Segnalazioni

Positivi al Covid, abbandonati da otto giorni: "Accumuliamo spazzatura e nessuno viene a ritirarla"

Giorno due novembre, con mia moglie, ci rechiamo in Fiera per usufruire del servizio drive in organizzato dall'Asp. In modo tutt'altro che garbato, ci comunicano la nostra positività al Covid e ripetiamo i tamponi molecolari, i quali esiti a loro dire, li avrebbero comunicati a casa nostra dopo 3-4 giorni, e che nell'occasione avrebbero fatto i tamponi anche ai nostri tre figli (minorenni e piccoli). Dopo i test rapidi di cui sopra, sono trascorsi otto giorni di silenzio più assoluto, nessun controllo, nessuna verifica sulle nostre condizioni di salute, e peggio ancora nessuna risposta alle innumerevoli telefonate ed email inviate.

In tutto questo, come se non bastasse, ci ritroviamo con quattro sacchi grandi pieni di spazzatura maleodorante, e un quinto che si sta riempiendo, accumulati in veranda, perché abitando in piano rialzato non abbiamo balcone, ma un terrazzo dove sono presenti i nostri gatti che non ci permettono di accumulare rifiuti fuori. Rischiamo che oltre a combattere il Covid, avremo presto a che fare con malattie causate dalle precarie condizioni igienico sanitarie. Più che in isolamento ci sentiamo sequestrati in casa nostra. Qualcuno ci dia indicazioni su cos'altro dobbiamo fare, visto che non veniamo degnati di nessuna risposta.

Siamo lieti di non contagiare nessuno, ma difficilmente in futuro faremo altri tamponi, e finiti i 14 giorni di quarantena, negativi o no, usciremo di casa. Questo è quello che vogliono. La spazzatura? Ovviamente non si può più accumulare, e con rischio e pericolo mi assumerò la responsabilità di andarla a gettare di persona. 


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