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Palazzina Cinese: da gioiello a luogo di degrado, fra siringhe e prostitute

Riceviamo e pubblichiamo:

La Palazzina Cinese, suggestiva costruzione realizzata dal Marvuglia all'interno del Parco della Favorita, è meta di tanti turisti attratti dall'originalità dell'edificio, nonché dalla bellezza del giardino all'italiana realizzato sul retro della Casina. Il giardino è molto curato e si presenta con tanti labirinti formati dalle siepi, con fontane ed alberi secolari. Nello spiazzale antistante l'originale costruzione si trova anche il museo etnografico intitolato a Giuseppe Pitrè, interamente dedicato alle arti e alle tradizioni popolari siciliane. In questo luogo così prestigioso dal punto di vista artistico, naturalistico e culturale, è stato, giustamente, inibito l'ingresso delle auto, per dare l'opportunità ai genitori di portare i loro figli per farli scorazzare liberamente in un luogo incantevole e protetto, ma.....c'è un ma, come sempre a Palermo.

Al calar del sole i piazzali antistanti la Palazzina Cinese ed il Museo Pitrè, proibiti alle auto diventano luoghi di incontri “proibiti” fra le prostitute che esercitano la loro attività all'interno del Parco ed i loro clienti. E così il luogo meta privilegiata di turisti e bambini si trasforma in un letamaio, come documentato dalle foto, cosparso di rifiuti di ogni genere, fra i quali anche siringhe sporche di sangue. E' normale che l'Amministrazione comunale ignori questo problema? Qualunque visitatore distratto può rendersi conto dello stato vergognoso in cui versano i piazzali e la strada che congiunge questi piazzali con Villa Niscemi, residenza istituzionale del Sindaco di Palermo, e sembra inverosimile che tale degrado sia sfuggito a chi deve sorvegliare un luogo aperto al pubblico.

Lo stato di abbandono emerge anche dallo condizioni del cancello, piegato a seguito di un incidente, a tutt’oggi non riparato, ma solo “accomodato” in modo approssimativo. Da questo cancello posto in viale Ercole, attraverso il varco si insinuano le moto che, trovando l'apertura disponibile, sfrecciano tra turisti e bambini intenti ai loro giochi negli spiazzali, e li attraversano per immettersi direttamente in viale Duca degli Abruzzi. Ecco, i mali di Palermo sono l'approssimazione, la superficialità, la mancanza di professionalità, che rendono precari tutti i luoghi che abbiamo ereditato dai nostri antenati e che dovrebbero essere custoditi e curati con amore e dedizione". Giovanni Moncada


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