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Monreale: dopo tre giorni raccolti i rifiuti in Chiasso Puglisi

A raccontare l'accaduto, così come fece sabato 15 giugno attraverso Palermotoday, è sempre Rosario Lo Cicero Madè, Presidente dell'Associazione Culturale Festina lente, palermitano, da 15 anni ormai residente a Monreale e fautore, anni addietro, dopo una lunga ed inspiegabile battaglia contro lo stesso Comune, condita da svariate minacce e due lettere anonime ricevute e denunciate senza alcun esito, della riqualificazione di Chiasso Procida oggi Chiasso Beato Pino Puglisi, un cortiletto di appena 70mq sito nel pieno centro storico della Città un tempo normanna ed a non più di 200mt dal Duomo e dal Chiostro dei Benedettini.

"Questo piccolo cumulo di rifiuti, forchette di plastica usate, un pezzo di polistirolo ed una decina di vecchie tazzine di vetro rotte, è per me emblematico - dice Rosario - lo è anche perchè è stato scientemente abbandonato proprio ai piedi dell'installazione in pietra di billiemi che avrebbe dovuto ospitare, come da progetto originario, approvato dalla stessa Soprintendenza Regionale che ha vincolato la piccola area dichiarandola non camionabile e costringendo così lo stesso Comune che mi ha sempre ostacolato in detta riqualificazione, in area pedonale, la maiolica su pietra lavica realizzata da mio padre Maestro Pippo Madè, in collaborazione con il ceramista stefanese Carmelo Elmo, opera che abbiamo di recente donata, alla presenza del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e dell'Arcivescovo del Capoluogo Monr. Corrado Lorefice, alla Kiesa della Kalsa di Santa Maria della Pietà. I rifiuti sono stati abbandonati da una persona a me nota - prosegue il Presidente della Festina lente - la stessa persona che, nei giorni precedenti al deprecabile fatto, è stato autore di una telefonata, che ho interpretato come minacciosa, nella quale mi chiedeva le chiavi del dissuasore centrale del Chiasso, al fine d'introdursi nello stesso con un mezzo su gomma. Spiegai a questo Signore che vantava oltretutto amicizie, in Comune, tali da farsi autorizzare, non so bene a quale scopo ed a fronte di quale passo carrabile che io non ho alcun potere decisionale sull'area e che, in passato, per ben tre volte, ho consegnato le chiavi al Comando Polizia Municipale che le ha regolarmente perdute e che ha sempre rifiutato di redigere, come da me richiesto, un verbale di consegna.

Mentre questo Signore, accompagnato dai suio stessi famigliari - dice ancora Madè - abbandonava quel piccolo cumulo di rifiuti, un'azione che è a mio avviso, una vero atto di disprezzo nei miei confronti, telefonavo al Comando PM ma, come quasi sempre accade quando sono costretto, sottolineo il costretto perchè l'interpello malvolentieri, a chiamare la PM di Monreale, scaturiva un diverbio telefonico, tra me ed una Vigilessa, una con la quale ho sempre avuto contrasti, la quale, in sintesi e per farla breve, si divertiva ed io con lei, a polemizzare e che comunque, all'atto pratico, concludeva la telefonata dicendomi che avrebbe riferito a chi di dovere ma non inviava poi i Colleghi da me richiesti, i quali si trovavano, oltretutto, in Piazza Vittorio Emanuele, tra il Palazzo Comunale ed i Duomo e quindi a non più di 200mt da Chiasso Beato Pino Puglisi. Ho comunque scattato delle foto di chi ha abbandonato i rifiuti e le ho fatte visionare, nella giornata di ieri, al Comandante della Stazione dei Carabinieri Mar. Salvatore Biddeci ed al collega Mr. Vincenzo Onorini, i quali decidevano di telefonare ad un parente della soggetto che aveva abbandonato i rifiuti, al fine di invitarlo amabilmente a rimuoverli.

I rifiuti - prosegue Rosario Lo Cicero Madè - sono rimasti lì abbandonati, da sabato a lunedì, sono rimasti in Chiasso Puglisi e solo questa mattina alle 06,30 ho pregato (si deve anche "pregate" per queste cose a Monreale, non basta pagare le salate tasse!) i due Operatori dell'Azienda Mirto-rifiuti ritratti in foto, i quali stavano raccogliendo, come ogni mattina e nonostante la raccolta differenziata porta a porta in atto nel Centro Storico, l'immondizia abbandonata al "ferro" di Via Antonio Veneziano, di rimuoverli. Nella giornata di ieri - precisa Madè - ho ricevuto una e-mail del Sindaco Arch. Alberto Arcidiacono, il quale mi chiedeva di visionare le foto in mio possesso, cosa che conto di fare nei prossimi giorni, se Lui vorrà ancora visionarle, ma solo quando mi sarò liberato da impegni personali e sportivi. Sappiano a Monreale - conclude Rosario Lo Cicero Madè - che io non ho paura e che continuerò a denunciare ogni atto di vandalismo, di illegalità e di presunta o vera minaccia, alle Autorità competenti, le uniche che riconosco ed alle quali, nonostante pecche umane ed imperfezioni, mi affido da Cittadino, da Giornalista iscritto all'Ordine ed anche, se mi è consentito, da Sportivo praticante e da Presidente della AC Festina lente".


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