Segnalazioni

Lettera aperta all'Amat: "Prima della tecnologia, garantite la puntualità"

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera aperta all'Amat
"Mi chiamo Francesco Paolo Gallo, ho 26 anni, e sono un vostro affezionato utente (sfortunatamente) da circa 15 anni, e sicuramente sono tra i pochi che rinnova l'abbonamento ai vostri servizi regolarmente. Nonostante il servizio non sia mai stato al top in questi anni (nulla a che vedere con le altre città italiane), non ho mai avuto ragione di lamentarmi del vostro servizio, sicuramente poco efficiente, ma che comunque mi ha sempre dato la possibilità di vivere i miei impegni di studio e lavoro facendo affidamento su un servizio comunque garantito.

Si sa, al palermitano piace lamentarsi,e alle volta ha smodatamente esagerato sul vostro servizio, incurante che almeno l'80% dell'utenza non paga il ticket. Vi sto scrivendo perché, ormai, da un anno a questa parte, il vostro servizio non garantisce più quella affidabilità di una volta. Attese impossibili, che non riguardano più ritardi, ma corse saltate dai vostri autisti, esasperati dalla mancanza di vetture efficienti. Giovedì sera, ad esempio, finito il turno di lavoro, mi precipito alla fermata di San Lorenzo alle ore 19, perdendo, ahimè, la corsa della vostra linea 628, risultato: 42 minuti di interminabile attesa per una linea che garantiva una frequenza di 15 minuti.

E sfortunatamente questo non è più un caso isolato; capisco l'avvento del tram (tra l'altro in una zona limitata della città), e quindi la mancanza di fondi, ma c'è, ancora, una vostra utenza da continuare a soddisfare. E' inaccettabile attendere, spesso e volentieri, per più di 40 minuti i vostri mezzi per percorrere solo 15/20 minuti di tragitto. Quindi, invece di apportare rivoluzioni pionieristiche, come la tecnologia NFC per acquistare il ticket da smartphone, vi consiglio di tornare a garantire quello che è il vostro servizio, ossia il trasporto di persone tramite un mezzo, oramai, divenuto simile ad un miraggio, qual è: l'autobus".

Cordiali saluti e buon lavoro

Un vostro affezionato quanto ritardatario utente Francesco Paolo Gallo


Si parla di