Segnalazioni

Il prezzo della disabilità a scuola: diritti non rispettati e denaro

Salve a tutti! Oggi vorrei riflettere con tutti voi su un argomento spesso poco attenzionato rispetto a quello che dovrebbe essere: la disabilità. La disabilità è fatta di tante storie personali che passano spesso sotto traccia per vari motivi, per esempio se non sono eclatanti e quindi non suscitano scalpore oppure per il pudore dei congiunti che la considerano una vergogna oppure ancora perchè... "tanto nulla cambia". Bene! Io non ci sto! .. Per cui vorrei farvi qualche esempio per farvi capire. Rossana, 4 anni, una bambina bellissima con disturbo dello spettro autistico riconosciuto con invalidità, Legge 104 e certificato dall'ospedale dei bambini. Per ottenere la certificazione scolastica, per poter ssere seguita da un insegnante di sostegno, i suoi genitori hanno dovuto seguire un iter lunghissimo con piu di 10 visite per fare confermare la patologia, sia da una divisione Asl specializzata, sia dall'Aiuto Materno e dopo la conferma della patologia da parte di entrambi gli enti, le viene rilasciata certificazione annuale, come se la situazione possa cambiare di anno in anno. Questa certificazione le dà diritto a 12 ore e 30 minuti di interventi di sostegno su 25 ore settimanali di attività didattiche. Per ottenere la copertura totale della presenza del docente di sostegno, i genitori di Rossana sono costretti a presentare ricorso al Tar che ovviamente assegna l'intero monte ore di sostegno; tutto questo perchè nell'ambiente si sussurra che "Non c'è la disponibilità economica... per cui bisogna certificare con giudizio". Nonostante le scuole facciano i miracoli e cerchino con tutte le ore disponibili assegnate in organico di dare massima copertura per un disabile grave, se non si fa ricorso, la legge, per risparmiare, ti assegna un insegnante di sostegno per metà cattedra.

Ivan, 16 anni, ragazzo simpaticissimo su una sedia a rotelle dalla nascita con problemi neuromotori importanti, con la madre unico sostentamento della famiglia. Fino a dicembre usufruisce del servizio di trasporto per i disabili fornito dalle istituzioni, ma dopo capodanno gli comunicano che, anche questa volta, non ci sono soldi per cui il servizio viene sospeso... e Ivan dal 7 gennaio non può frequentare più la scuola. Ma oltre ad Ivan, altri ragazzi sono nella stessa condizione e visto che le istituzioni non danno risposte adeguate, Pif, sensibile, accorre in soccorso e porta le ragioni dei disabili all'attenzione di tutti, facendosi più volte ricevere insieme ai ragazzi davanti le telecamere dal Presidente della Regione e manifestando con toni anche accesi tutto il suo sdegno per la situazione. Nonostante questo Ivan non rientra a scuola e rischia di non essere ammesso all'anno successivo per le assenze.

E questi purtroppo non sono casi isolati. Storie come quella di Rossana e di Ivan ce ne sono tantissime: provate a informarvi tra i genitori dei ragazzi disabili e vedrete... E' inconcepibile sentirsi rispondere dalle istituzioni, quando si parla di disabilità, che ci sono iter lunghi da seguire e che non si può fare altrimenti... anche questo non è assolutamente vero. Ecco due esempi: Caso 1 - Basterebbe un solo ufficio che si limitasse a prendere atto delle documentate (da enti pubblici sanitari) patologie per compilare all'istante certificazioni che salvaguardino i sacrosanti diritti scolastici dei disabili, contenenti il numero delle ore in automatico rispetto al coefficente di gravità della patologia senza necessità di transumanze umilianti da parte dei genitori e che sia chiaro che se un bimbo ha una difficoltà necessita di attenzione per tutto il proprio percorso scolastico e per tutte le ore se c'e davvero la volontà di aiutarlo. Caso 2 - Basterebbe diminuire 2 corse delle linee AMAT (che è una Municipalizzata per cui a capitale pubblico) e assegnare lo stesso servizio ai ragazzi in difficoltà con gli stessi mezzi utilizzati per portarli in giro. E l'Amat queste cose le fa visto che fornisce il servizio alle scuole per portare i ragazzi in gita per la città... E non mi si dica che non ci sono soldi... i soldi si trovano! Ogni istituzione ha un fondo di emergenza a cui attingere in caso di eventi straordinari; per cui i soldi ci sono quando si cercano e soprattutto quando c'è la volontà di cercarli nei giusti posti... Vi faccio un esempio... come sapete lavoro in una scuola di un quartiere di periferia. Quest'anno, parlando con i miei colleghi insegnanti di sostegno, si ricordava quanto fosse bello quando circa 10 anni fa esistevano le convenzioni gratuite per far fare motricità in acqua ai bambini disabili... e si è commentato quanto sarebbe stato bello riproporre quella esperienza... ma che non c'erano i fondi per finanziarla visto che la maggior parte dei genitori sono indigenti. Ma questo non ci ha fermato... e abbiamo pensato che per una buona causa c'è sempre qualche persona di buon cuore che dà una mano, per cui ci siamo mobilitati e siamo riusciti a trovarla nell'associazione benefica "Rotary Club - Teatro del Sole", il cui responsabile ha manifestato il nostro identico entusiasmo per l'iniziativa e ha proposto eventi benefici per darci la possibilità di realizzare questo nostro desiderio. E con la collaborazione di genitori e docenti ce l'abbiamo fatta. Guardate la foto che ho messo come corredo all'articolo. Questi sono i nostri bambini in piscina felici... non vedete le loro facce perchè per privacy le ho sfocate però vi assicuro che la maggior parte di loro non sapeva neanche che esistessero le piscine e qualcuno non era mai stato neanche al mare. Hanno scoperto il modo per fare esercizi fisici e hanno sviluppato capacità relazionali, divertendosi un mondo. Non ci crederete, ma a molti di noi (compreso a chi scrive), vedendo la loro sincera felicità e il grande entusiasmo, è comparsa una lacrimuccia. Per cui, caro lettore, con questo mio intervento voglio solo farti riflettere su quanta dignità e sofferenza ci sia in questo mondo e per questa ragione ti lascio un pensiero... "Non sottovalutare ciò che vedi tutti i giorni. Quando guardi i genitori dei bimbi disabili non fare i sorrisetti di circostanza pensando "il Signore ce ne liberi... non vorrei mai essere al suo posto!" Ma dai un bacio a suo figlio e fagli coraggio... te ne sarà grato e soprattutto quando guardi un disabile non fare finta che sia trasparente... Anche lui ha i suoi piccoli sogni...e il suo sogno a volte è solo un sorriso o una carezza... A te non costa nulla ma per lui è vita!!! E' vero, come un gabbiano con le ali ferite...non lo vedrai mai planare in alto nel cielo... volerà più basso... ma ricordati sempre che... volare...è sempre...volare!!!".