Era già tutto pianificato. Non è stato il solito colpo di testa da parte del mangiallenatori più famoso al mondo. Lui già aveva messo in conto di esonerare, prima o poi, il neofita Gattuso. Era solo questione di tempo, e di risultati.

Zamparini non ha dunque perso la sua scommessa? Niente affatto. Si è solo limitato ad eseguire una scelta pianificata tempo addietro. Perché? Non poteva sin da subito scegliere un allenatore più esperto e navigato, capace di dare maggiori certezze alla squadra e ai tifosi? No, e ora ti spiego il perché.

Zamparini, come molti invece non credono, pianifica attentamente. E in questo caso, devo dire molto bene. La scelta di nominare Gattuso come nuovo allenatore del Palermo è stata una scelta precisa, una scelta di marketing. E le ragioni sono subito spiegate. Innanzitutto, l'ex giocatore del Milan e Campione del Mondo è un nome che travalica i confini di tutte le nazioni, un personaggio, oltre che un giocatore, molto conosciuto, che ha fatto sempre fatto parlare di sé, principalmente per il suo carattere e il suo modo di essere in campo e fuori, sia nel bene che nel male. Pertanto, un nome altisonante come il suo, rispetto ad un altro meno conosciuto, ha riscosso un certo interesse da parte del mondo calcistico e non sulla squadra appena retrocessa in serie B.

Questo cosa ha comportato? Un ritorno sia economico che di immagine per la società rosanero. Economico perché, essendo stato Gattuso l'allenatore del Palermo per tutto il periodo pre-campionato, la società ne ha potuto beneficiare per tutta la campagna abbonamenti. Non c'è dubbio che il suo nome - e il suo volto, utilizzato per la campagna di comunicazione degli abbonamenti - abbia dato la possibilità di venderne di più. E non solo. Anche il merchandising ne ha beneficiato, in termini di vendite e di accordi, con la Puma che in un primo momento aveva pensato di interrompere il rapporto di sponsorizzazione, ma che successivamente, ci ha ripensato.

La scelta di Gattuso è stata anche una scelta d'immagine. Senza dubbio, è stata attribuita una maggiore attenzione mediatica al club: le dichiarazioni, le interviste, le notizie circa infortuni, stato di salute e probabili formazioni, i risultati, sono stati seguiti con molto interesse ogni settimana. Il che ha comportato un maggior potere nei confronti della Serie B in quanto Lega, e nei confronti delle Pay Tv. E a loro volta, queste ultime hanno potuto "vendere" meglio la stagione calcistica iniziata da circa un mese.

Quindi, non mi venite a dire che Zamparini ha perso la sua scommessa. Perché in realtà l'ha vinta del tutto.