Segnalazioni

Degrado nel Parco Libero Grassi: "Un tempo quel tratto di costa era come il paradiso..."

Uno scorcio del Parco Libero Grassi

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio direttore,

la ringrazio per aver pubblicato le mie segnalazioni sul degrado in cui versa il Parco Libero Grassi e la Torre Guzmana di Acqua dei Corsari. Chi scrive è nato ad Acqua dei Corsari e non posso dimenticare la bellezza del sito. Era l'espressione genuina della Conca d'Oro. C'erano gli scogli, usati a mo' di trampolino da tutti noi picciriddi. Io porto i segni delle cicatrici sulle gambe, proprio causate dai tuffi che allietavano le nostre giornate. E c'era anche la funtanedda, da dove in modo naturale sgorgava l'acqua. Il nostro passatempo, oltre a nuotare, era la pesca dei ricci: ce n'erano in quantità. Poi, ahimè, quella fetta di Conca d'Oro, fu stuprata, violentata dalla scellerata decisione di scaricare in mare il materiale del famoso “sacco di Palermo”. Ma non solo. La nostra spiaggia, i nostri scogli e finanche i nostri sogni sparirono in breve tempo. Parimenti sparì la funtanedda. La mia casa era proprio al Bivio e quindi fui testimone silente di quell'andirivieni di camion che brutalizzavano l'ambiente.

In questi giorni, ho letto su PalermoToday  di un intervento della polizia, che ha posto sotto sequestro una parte del Parco Libero Grassi per la presenza di un cimitero di auto rubate. Pur plaudendo per l'intervento, sono pessimista. Con amarezza affermo che un cancia nenti, convincendomi che il degrado continuerà. Purtroppo non abito a Palermo ormai da quasi 40 anni, ma ciononostante sono legatissimo ad Acqua dei Corsari. E seguo costantemente la vita della mia borgata. Già in passato, ho visto denunce sul degrado del Parco Libero Grassi, ma una volta che i riflettori si spengono, il degrado ritorna più copioso di prima. Mi auguro di cuore che al Parco Libero Grassi venga restituito l'onore che merita e che il Parco possa essere restituito alla cittadinanza.

Cordiali saluti.

Giuseppe Giordano


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