A Carini da qualche anno si è proceduto con l'abbattimento di alcuni edifici sul Lung.re Cristoforo Colombo, che deturpavano spiaggia e ambiente. Risulta che alcuni di questi edifici sono stati abbattuti dalle ruspe per conto del Comune, altri sono stati demoliti a carico dei proprietari. Bene fini qui e tutto legittimo. Ma per quale motivo altri edifici "coevi" e "limitrofi" sulla stessa linea e sullo stesso lungomare e in analoga situazione catastale (interi primo-piani inesistenti urbanisticamente e catastalmente e abusivi) non sono stati demoliti e non sono stati raggiunti dalla macchina della Pubblica Amministrazione? Fra l'altro, che si tratta di edifici "coevi e limitrofi" lo dicono chiaramente anche i rilevamenti con confronto delle mappe aerografe ufficiali succedutesi negli anni, i rilevamenti urbanistici, eventuali multe-sigilli e il sopralluogo fisico.

Allora è lecito pensare che, in generale, nella P.A. valga ancora oggi il principio della buona "sorte" o quello di "chi può" si arrangia? E il "chi" in questione "come" avrebbe fatto ad arrangiarsi? Saremmo curiosi saperlo: via politica, soluzione compaesana, amicale, parentale o... altro? Oppure si tratterebbe, semplicemente, di un problema di "malsano" funzionamento della macchina amministrativa locale, visto che la competenza in materia è adesso comunale? Qualcuno sarebbe in grado di chiarire queste, credo, comuni perplessità? E ancora, ci sarà pure un burocrate, un magistrato o un giornalista, carinese, palermitano, isolano, e magari anche di spessore nazionale, che legga questo web-news a carattere locale e provveda, a modo proprio, a fare avviare un chiarimento su questa spinosa questione? Certo, un intervento congiunto e sinergico di queste figure professionali potrebbe fare eco e in tutta Italia! Visto che il fenomeno sembra di rilevanza nazionale ed è ignorato dai diretti Enti competenti in materia.. O, forse, sarebbe necessario, per fare partire la macchina della verità. Ricorrere alle ormai note Iene di Mediaset?