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Istituto allagato, vacanza forzata per gli alunni: "A Bonagia la buona scuola non c'è più"

Oggi i nostri bambini, arrivati davanti al cancello della scuola, hanno dovuto fare ritorno a casa perché la loro scuola si è allagata. Anche quindici giorni fa sono ritornati a casa perché la scuola si era allagata. Questa volta la vacanza forzata sarà più lunga perché è necessario un intervento di manutenzione da parte del Comune.

Due anni fa un allagamento aveva causato la chiusura della scuola e i nostri figli sono stati costretti a due mesi di turno pomeridiano, oltre ad avere saltato una settimana di lezioni. Noi genitori ci chiediamo a chi debba essere attribuita la responsabilità e le eventuali omissioni relative a tali incidenti. Perché questi episodi si manifestano ripetutamente?

Tali episodi ledono il diritto allo studio dei nostri figli e causano notevoli disagi ai genitori che lavorano. Fino a qualche anno fa, prima che la buona scuola fosse una legge, la scuola Bonagia riusciva ad essere veramente una buona scuola, ad esempio offriva un servizio di accoglienza sin dalle 7,30 del mattino e ciò costituiva un grande vantaggio per i genitori che lavorano. Le attività di collaborazione scuola-famiglia e di arricchimento dell'offerta formativa erano svariate.

Nella scuola c'è una grande palestra che permetteva di svolgere attività motorie durante l'orario scolastico e consentiva attività extrascolastiche a un centinaio di bambini in orario pomeridiano. Dall'inizio della scuola ad oggi, quindi già da due mesi, la palestra è inutilizzata e i bambini durante l'orario scolastico non svolgono attività motorie. Sia la palestra che altri laboratori non vengono utilizzati per inadeguatezze strutturali che non vengono rimosse.

Prima dell'entrata in vigore della legge sulla buona scuola, la palestra funzionava regolarmente sia  in orario mattutino che in orario pomeridiano. Ciò consentiva di dare possibilità a quei bambini disagiati, di inserire bambini e ragazzi in un circuito istituzionale e di realizzare un'effettiva integrazione con il territorio. Paradossalnente, ora che tutto questo è  richiesto dalla legge sulla buona scuola, non viene più  messo in atto. 


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