Segnalazioni

"Che fine hanno fatto educazione civica e rispetto per il prossimo?"

La chiesa madre di Belmonte

Riceviamo e pubblichiamo una lettera sottoscritta da un gruppo di residenti di Belmonte Mezzagno.

"Chi scrive sono gli abitanti del Comune di Belmonte Mezzagno. Scriviamo questa lettera di sfogo al vostro giornale perché costretti dal disinteresse mostrato negli anni dalle forze dell’ordine, che svolgono servizio nel suddetto comune, dai sindaci che nel tempo si sono susseguiti e dalle continue e innumerevoli segnalazioni che, fatte, vengono sottovalutate.

Il motivo che ci spinge a chiedere di pubblicare questa lettera è la mancanza di educazione civica e di ordine e servizio pubblico di cui questo paese gode. L’inesistente intervento dell’amministrazione comunale e la mancata collaborazione tra le forze dell’ordine (che rimbalzano i compiti da un ufficio a un altro) crea, in chi è già propenso e avvezzo all’illegalità una maggiore consapevolezza e certezza di poter delinquere senza essere punito.

Le segnalazioni fatte, negli anni, in decenni, riguardano una situazione di degrado culturale presente nei giovani del paese che creano disagi consistenti e seri (di cui tutti i corpi di polizia sono a conoscenza) all’incolumità dei cittadini. Giovani che, coscienti di essere minori e quindi tutelati dalla legge, creano situazioni che rendono invivibili le giornate e le notti di chi invece, adulto, dopo una giornata di lavoro ha il diritto di tornare a casa e godere di un po’ di quiete. Si è invece costretti a subire i rumori interminabili di motori con marmitte modificate che per ore girano ininterrottamente tra le due vie centrali, e assurdamente meno controllate del paese, ad 'ascoltare' musica a un volume così elevato da far tremare i vetri delle finestre, a non riuscire a dormire a causa degli schiamazzi notturni, ad ascoltare bestemmie, insulti gratuiti ed oltraggi personali e alle cose (citofoni, macchine, porte), per il semplice fatto di chiedere 'gentilmente' un po’ di tranquillità e, inoltre, a subire violenze e offese di ogni tipo senza che, ovviamente, nessuno intervenga. Per anni ogni abitante si è recato nei più svariati uffici del paese ricevendo rassicurazioni che non hanno avuto riscontro effettivo e le risposte più assurde: ci è addirittura stato proposto di fare, a turno, le ronde notturne.

 La situazione così descritta potrebbe apparire blanda e far pensare ad una movida giovanile piuttosto vivace. Il problema di chi scrive non è, infatti, l’energia dei giovani, ma piuttosto l’esempio degli adulti, specialmente delle autorità che, sottovalutando le migliaia di segnalazioni, accantonano il problema giustificandolo con la semplice “maleducazione giovanile”. Dalle autorità stesse ci viene tra l’altro comunicato che i giovani che frequentano queste strade si dedicano ad attività più complicate… Nonostante ciò, però, nessuno interviene!

La gente che vive nelle strade e vie interessate, ha figli neonati, è anziana, è ammalata o è semplicemente desiderosa di poter godere del sacrosanto diritto di tranquillità. Ci troviamo in una situazione di disagio sociale e culturale che diventa ancora più insopportabile quando, nel periodo delle festività natalizie, i ragazzi, impuniti, si sentono autorizzati a 'bombardare' di petardi ( se così possono essere chiamati) le vie centrali causando forti scosse alle auto e all’emotività della gente perbene. La situazione illustrata è soltanto una sintesi ed una educata esposizione di fatti che, da anni persistono nell’indifferenza di chi dovrebbe invece garantire il bene comune. Speriamo di smuovere le coscienze e di far vergognare chiunque, ai vertici, si è finora disinteressato di una situazione da non sottovalutare, affinché possa intervenire definitivamente e non per il periodo necessario a far cessare il clamore che l’uscita di questo articolo susciterà.

Distinti Saluti Gli abitanti delle vie Trento e Trieste".


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