"Prima le riforme, poi si può anche tornare al voto": la provocazione di Musumeci
Sì all'esercizio provvisorio fino al 30 aprile. Il governatore chiede unità per il varo di provvedimenti chiave, poi "possiamo anche discutere di andare a votare, io non sono attaccato allo sgabello"
"Questo deve essere il governo delle riforme, con quattro-cinque priorità, tra cui la modifica della legge elettorale. Poi se vogliamo possiamo anche discutere di andare a votare, io non sono attaccato allo sgabello. Come ho sempre detto sono il presidente della semina e non della raccolta". Sono le parole del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ha incontrato i giornalisti al termine della seduta d'Aula a Palazzo dei Normanni e prima di riunire la Giunta.
La parole del governatore arrivano al termine di una lunga e "impegnativa" giornata, nel corso della quale la legge di stabilità regionale ha iniziato il suo cammino. Un iter iniziato con un "giallo". La versione circolata inizialmente prevedeva infatti l'abolizione delle Sovrintendenze. L'articolo incriminato ha causato una levata di scudi dell'opposizione - Pd in testa - salvo poi chiarire che si era trattato solo di "un refuso, un mero errore materiale".