Politica

Fondi extrabudget, Patrizia Monterosso indagata per abuso d'ufficio

Dopo essere stata condannata dalla Corte dei conti diffidò il dirigente generale della Formazione, Anna Rosa Corsello, a recuperare le somme. Per l'accusa è in questo passaggio che si configura il reato

Patrizia Monterosso - Foto archivio

Abuso d'ufficio. E' la pesante ombra scesa sul segretario generale della Regione Siciliana, Patrizia Monterosso, che risulta indagata dalla Procura. Al centro dell'inchiesta, le spese oltre i limiti effettuate dagli enti di formazione finanziati da Palazzo d'Orleans.

Dopo essere stata condannata dalla Corte dei conti a restituire un milione e 300 mila euro, la superburocrate regionale diffidò il dirigente generale della Formazione, Anna Rosa Corsello, a recuperare le somme. E così si arrivò al blocco dei finanziamenti dell'Avviso 20 a diversi enti di formazione per recuperare gli extrabudget degli anni precedenti. In questo modo, secondo l'accusa, avrebbe condizionato e compromesso il regolare funzionamento degli enti, che denunciarono la Regione.

Nella vicenda sono indagati anche la Corsello - sospesa per sei mesi nell'ambito di una diversa inchiesta - e un altro dirigente della Formazione, Michele La Cagnina. La Monterosso, che è stata interrogata per cinque ore dal pubblico ministero Luca Battinieri, ha detto di essere intervenuta legittimamente, in un procedimento giudiziario, attraverso i propri legali. E in ogni caso il recupero delle somme non era partito dal suo ufficio, ma dallo stesso dipartimento della Formazione professionale. Proprio questo passaggio rappresenta lo snodo cruciale perchè secondo i pm il reato è nell'avere formulato la diffida commentendo un abuso d'ufficio.


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