Politica

Emergenza rifiuti, Musumeci: "Io commissario straordinario... dimezzato"

Il presidente della Regione è intervenuto all'Ars per fare il punto sugli interventi realizzati e quelli ancora da portare a termine: "Non mi è stato conferito nessuno dei poteri speciali derogatori al sistema che vige da decenni"

Il presidente della Regione Nello Musumeci

"Mi sento un commissario straordinario per i rifiuti dimezzato, non mi è stato conferito nessuno dei poteri speciali derogatori al sistema che vige da decenni". E' lo sfogo del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci nel corso del suo intervento in aula all'Ars dove ha riferito sull'emergenza rifiuti.

"Sento dire in giro che sono commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Sicilia, niente di più falso - continua - non è cosi'. Il presidente è commissario solo per sei interventi, tutti circoscritti nella provincia di Palermo e Trapani, con un solo intervento a Casteltermini, in provincia di Agrigento". E ribadisce: "Insomma, un commissario dimezzato: non ho i poteri per poter derogare a una situazione in atto da decenni. L'ordinanza del governo centrale, e non per iniziativa del governo regionale, prevede il trasporto dei rifiuti in eccedenza fuori dall'Isola; trasferire i rifiuti fuori è una richiesta del governo Gentiloni che non è stata negata dall'attuale governo, quindi procediamo su questa linea".

Le reazioni

M5S - "A distanza di otto mesi dalla deliberazione dello stato di emergenza per i rifiuti in Sicilia, improvvisamente il presidente-commissario Musumeci ha scoperto che i suoi poteri non sono sufficienti, cercando di scaricare la responsabilità sul governo nazionale". Lo dice Adriano Varrica, deputato nazionale del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Ambiente. "Sembrano passati secoli dai toni spavaldi e trionfalistici con cui ad aprile lo stesso Musumeci presentava il cosiddetto piano stralcio con annesso cronoprogramma, annunciando un piano regionale rifiuti entro dicembre 2018, una riforma di settore imminente e una serie di ordinanze emergenziali in diverse parti irrealistiche, e successivamente impugnate dai Comuni - afferma il portavoce M5S - Musumeci si informi con l'assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente per la sesta vasca di Bellolampo, per la quale il M5S ha già inoltrato due diffide; pensi ai ritardi di sei mesi sul cronoprogramma, accumulati in soli 8 mesi di emergenza. La gestione del sistema rifiuti non è oggetto del commissariamento, Musumeci si assuma le proprie responsabilità. Ricordiamo inoltre al presidente che prendere come modello cui ambire il procedimento per il piano rifiuti dell'emergenza 2010 con Vas postuma è un bello scivolone. Quel procedimento, infatti, ha portato la Regione Siciliana in procedura di infrazione con l'Ue e ha bloccato i fondi europei per la Sicilia".


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