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In Sicilia le risorse del Recovery, Cgil: "Seria progettazione per rilanciare cultura e turismo"

Tra le idee portate avanti dal sindacato, c’è la riconversione di fabbriche tessili per i tessuti e gli abiti di scena, ma anche la realizzazione di accademie per scenografia, danza, sartoria

Per l’industria della cultura in Sicilia, ma anche per tutte le attività collegate a partire dal turismo, il Piano nazionale di ripresa e resilienza può rappresentare una grande opportunità di rilancio. La Regione e gli Enti locali devono però mettere in campo al più presto una seria progettazione per consentire l’acquisizione e l’utilizzo delle risorse e non perdere l’occasione che si presenta". Lo sostiene la Cgil Sicilia col segretario generale Alfio Mannino e col responsabile del dipartimento cultura, Maurizio Rosso.

La missione 1 del Pnrr (“Digitalizzazione, innovazione, competitività e  cultura”) destina specificamente a cultura e turismo oltre 6 miliardi dei complessivi 49,2 miliardi stanziati. “I due settori – sostiene la Cgil - potrebbero anche trarre frutto dalle risorse destinate alla digitalizzazione della pubblica amministrazione (9. 75 miliardi) e all’alta formazione”. 

"Considerato che la Sicilia possiede il 40% del patrimonio artistico, culturale e architettonico d’Italia e che il 40% delle risorse per i territori andrà al Sud - dicono Mannino e Rosso - a fronte di progetti di rete credibili si può ipotizzare l’acquisizione di quote consistenti di finanziamenti che sarebbero funzionali, attraverso il settore cultura, alla ripresa anche di settori come l’edilizia, il tessile, il turismo”.  Un “progetto cultura” per la Sicilia, secondo la Cgil deve puntare ai restauri e all’ammodernamento tecnologico di luoghi come i teatri e il patrimonio architettonico in generale, anche quello più in periferia. “Si può ad esempio puntare per i teatri – sostengono Mannino e Rosso - ai piani mobili per i palcoscenici e ai tiri elettronici, con l’obiettivo di raddoppiare il numero degli spettacoli”. 

Tra le idee lanciate dalla Cgil, c’è la riconversione di fabbriche tessili per i tessuti e gli abiti di scena, ma anche la realizzazione di accademie per scenografia, danza, sartoria. Il sindacato rilancia inoltre l’idea di fare diventare la sede Rai regionale centro di produzione, valorizzando le location isolane, allo scopo anche di aumentare l’attrattività per il turismo. “Occorre cogliere le opportunità che vengono dal Pnrr - sottolineano Mannino e Rosso - promuovendo l’innovazione e facendo della cultura un catalizzatore anche per la ripresa di  settori produttivi come l’edilizia e il turismo e per l’ammodernamento e la digitalizzazione della pubblica amministrazione”.  La Cgil, dal canto suo, sta lavorando a un progetto complessivo da sottoporre alle istituzioni chiamate dal sindacato a “lavorare in sinergia per far fare al settore un salto di qualità”.


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