Non solo Orlando, su Sea Watch anche Miccichè contro Salvini: "Peggio di Hitler"
A fare "accendere" il presidente dell'Assemblea regionale è la decisione del governo di non fare attraccare nei porti italiani l'imbarcazione con 47 migranti salvati in acque libiche. Il vicepremier: "Ha bisogno di studiare la storia e di un dottore"
Prima era quasi un duello, Orlando contro Salvini, adesso sembra essere una partita a tre. Ancora una volta il presidente dell'Ars e commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, si è schierato contro il vicepremier per le sue decisioni in materia di immigrazione. “A questo signore hanno detto di far scendere i bambini dalla nave Sea Watch e ha risposto di no. Salvini è peggio di Hitler. Quando dice 'prima gli italiani' mi fa impazzire - tuona il forzista - perché Hitler diceva prima gli ariani, uguale".
A fare "accendere" il presidente dell'Assemblea regionale è la decisione del governo di non fare attraccare nei porti italiani l'imbarcazione con 47 migranti salvati in acque libiche e che ormai da giorni cerca un approdo. Posizione criticata dalle associazioni umanitarie e dal sindaco Leoluca Orlando, che fino a stamani, si è espresso contro Salvini.
"Salviamo i migranti della Sea Watch": nuovo attacco di Orlando a Salvini“
Parole che pesano quelle di Miccichè, che ha rincarato la dose. Da Mazara del Vallo, dove si sta tenendo la conferenza per i 25 anni dalla nascita di Forza Italia, cha aggiunto: "Questa storia dell’immigrazione non può finire così. E’ pericolosissimo che Salvini vieti ai bambini di sbarcare: ma che uomo sei?".
La replica è arrivata tramite social. Salvini ha postato sulla propria bacheca Facebook un articolo che riprendeva le affermazioni di Miccichè, con un commento lapidario: "Questo signore (di Forza Italia) ha bisogno di studiare la storia, ma soprattutto ha bisogno di un dottore, ma uno bravo".
"A proposito di storia - controreplica Miccichè -. Gino Bartali salvò centinaia di rifugiati, ebrei, perseguitati, infrangendo, a rischio della propria vita, le leggi razziali di Mussolini. Oggi, come allora, se salvare vite umane equivale a violare le leggi, allora siamo tutti orgogliosamente criminali”.