Politica

Cascio alla kermesse di Forza Italia, l'idea di candidarlo sindaco a Palermo solletica il centrodestra

L'ex presidente dell'Ars, per un po' rimasto ai margini della politica attiva, ha partecipato all'incontro organizzato dal partito a Mazara. Il medico, che recentemente aveva bollato come "improbabile" il suo ritorno, avrebbe mostrato a Gianfranco Miccichè un'apertura all'ipotesi di affrontare la sfida delle comunali

L'ex presidente dell'Ars Francesco Cascio,

Sino a poche settimane fa la sua candidatura sembrava solo un’ipotesi remota, uno dei tanti rumors che si inseguono alla vigilia della campagna elettorale. Che lui stesso aveva bollato come improbabile. "Al momento non avevo previsto questa possibilità”, ha dichiarato a inizio ottobre in un’intervista. Oggi sul nome di Francesco Cascio, ex presidente dell’Ars rimasto sull’uscio della politica per anni, sembrano convergere alcuni indizi che lo porterebbero a essere il prossimo candidato sindaco di Palermo, con la maglia di Forza Italia, per il dopo Orlando. Un'idea che sembrerebbe non dispiacere all'attuale presidente dell'Assemblea regionale, Gianfranco Miccichè, e che solleticherebbe un po' i compagni di partito.

Francesco Cascio da qualche anno era tornato a fare il medico rimanendo ai margini della vita politica attiva. "Gli sguardi della gente mi emozionano più dei voti", aveva detto a maggio scorso quando dirigeva il centro di vaccinazione anti Covid sulle isole Pelagie. E per un po’ non si era neanche visto in occasione di incontri pubblici del partito. Ieri invece ha partecipato alla kermesse organizzata a Mazara dall’assessore regionale Toni Scilla, un’occasione per riunire il partito e lanciare segnali di vitalità all’esterno, soprattuto al centrodestra nell’ottica della ricerca dei giusti equilibri per i prossimi appuntamenti elettorali delle amministrative e delle regionali.

L’ex presidente dell’Ars più recentemente avrebbe mostrato un’apertura all’ipotesi di guidare il Comune di Palermo, dando in qualche modo la propria disponibilità a Gianfranco Miccichè. Cascio potrebbe lasciarsi allettare dall’idea di proporsi come collante per un centrodestra tradizionale allargato al civismo che in lui troverebbe una perfetta sintesi. Sullo sfondo restano sembre l’impegno elettorale delle regionali e i delicati rapporti con gli altri esponenti e gli partiti della stessa corrente.

Assente alla kermesse di ieri l’assessore regionale all’Istruzione del governo Musumeci, Roberto Lagalla, altro nome caldo per le amministrative palermitane della prossima stagione. Durante l'incontro a Mazara è intervenuto da remoto anche Matteo Salvini, leader della Lega, che spinge invece - nel caso in cui il centrodestra non riesca a decidersi in tempi brevi - sull'opzione delle primarie. Possibilità presa in considerazione anche dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Ne parleranno anche con Silvio Berlusconi", ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani (nella foto allegata con Tajani).

"Possiamo essere soddisfatti e orgogliosi del lavoro fatto da questo governo che abbiamo sostenuto con proposte responsabili e costruttive. Credo che questo lavoro possa continuare fino al 2023. E anche oltre". Lo ha detto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente alla convention di Forza Italia per fare anche i complimenti ai vertici regionali del partito per la  manifestazione: "Tre giorni nei quali avete rivendicato identità, orgoglio, valori, coerenza e storia".

"Questi tre giorni di lavori - ha aggiunto Miccichè - hanno dimostrato che Forza Italia è un partito forte e radicato nel territorio. Il partito è in salute in tutta Italia, particolarmente in Calabria e anche in Sicilia, dove abbiamo molti sindaci giovani e una nuova classe dirigente. Sicuramente, alle Amministrative e alle Regionali del prossimo anno otterremo un grande risultato. Il candidato alla presidenza della Regione - ha aggiunto tenendosi sempre stretto - sarà chi più lo merita, quello più amato dalla gente. Il centrodestra è una coalizione con alcune contraddizioni ma con tanti punti di convergenza ed è su questo che si basa la nostra forza".

Appena pochi giorni fa il governatore Musumeci aveva incontrato il leader del Carroccio per chiedere il sostegno dei ministri leghisti per "le istanze della Regione Siciliana". Si è parlato dello stabilimento Intel a Catania, della stabilizzazione degli Rsu, dell’istituzione di una Scuola di alta formazione per il personale alberghiero e di altro ancora. Poco è trapelato sulle questioni strettamente politiche. Il presidente della Regione continua a proporsi per una ricandidatura ma la Lega, al pari degli altri partiti della coalizione di centrodestra che attualmente lo sostengono, non si è ancora sbilanciata sull'appoggio per un secondo mandato.


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