Elezioni

Verso le elezioni regionali, il segretario Pd prende posizione: "Noi alternativi alla Lega"

Barbagallo taglia le gambe all'idea di un campo larghissimo, come ventilato dall'azzurro Gianfranco Miccichè alla Festa dell’Unità: "La coalizione Draghi qui in Sicilia non è possibile: deve rompere con Musumeci"

Anthony Barbagallo

"Il Pd è assolutamente alternativo alla Lega: pistoleri, xenofobi e populisti sono incompatibili con noi. Stiamo lavorando con coerenza a un progetto che vede insieme progressisti e riformisti e che si fondi sull'alleanza tra Pd, M5S e forze di sinistra". Con queste parole il segretario regionale del Pd Sicilia Anthony Barbagallo, da Taormina dove sta partecipando all'assemblea regionale di Sicilia Vera di Cateno De Luca, taglia le gambe all'idea di una possibile rivisitazione in chiave siciliana del modello Draghi ventilato ieri dall'azzurro Gianfranco Miccichè alla festa dell’Unità.

Barbagallo ribadisce, ancora una volta, che in vista delle prossime elezioni regionali "il dialogo è possibile ma non con chi è, e continua a stare, con Musumeci e con la Lega. Se ci sono forze popolari e moderate saremo ben lieti di avviare un confronto. Ma a Miccichè, che ieri dalla Festa dell'Unità (ha partecipato all'incontro "Il ruolo della politica nella costruzione della proposta di governo per Palermo e la Sicilia" con Giancarlo Cancelleri, Antonello Cracolici, Claudio Fava, Giuseppe Lupo e Mariella Maggio ndr) ripropone un campo larghissimo come a Roma, dico - conclude Barbagallo - che la coalizione Draghi qui in Sicilia non è possibile: deve rompere con Musumeci". 


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