Elezioni comunali 2022

Faraone si ritira dalla corsa a sindaco: "Numero di candidati imbarazzante, sosterrò Lagalla"

Il presidente dei senatori di Italia Viva: "Spiacevole trovarmi in mezzo a una fiera delle vanità, che ci ha allontanato in maniera siderale dai palermitani"

Davide Faraone rinuncia alla corsa a sindaco e annuncia il suo sostegno a Roberto Lagalla. Ad annunciarlo su Facebook è lo stesso presidente dei senatori di Italia Viva. "In un tempo in cui le notizie maggiormente interessanti sono quelle che raccontano di candidature offerte alla città, in vista delle elezioni amministrative, mi scuso anticipatamente con gli amici giornalisti offrendo una non notizia: il mio passo di lato", scrive Faraone. "Non faccio un passo indietro - si legge in un altro passaggio del post - sosterrò il mio amico Roberto Lagalla, l’ho conosciuto da rettore, poi da vicepresidente del Cnr, quando ho avuto l’onore di ricoprire l’incarico di sottosegretario alla Scuola, all’Università e alla Ricerca scientifica. Lo reputo il più adatto a svolgere il ruolo di sindaco e il più affine alle mie idee, non me ne vogliano tutti gli altri candidati, che stimo ed apprezzo. Darò il mio contributo da senatore della Repubblica, come ho sempre fatto e continuerò a fare".

Nel lungo scritto pubblicato sui social, Faraone fornisce la sua ricetta per la guida del capoluogo siciliano "Ho sempre detto che a Palermo servirebbe unità, servirebbe il modello Draghi, servirebbe una classe politica, che anziché guardare al proprio ombelico, pensasse alla città, ai suoi drammatici problemi economici, alle strade sporche e piene di buche, alle bare senza sepoltura e soprattutto a come dare le risposte adeguate. Purtroppo la risposta della classe politica, anche la mia, non è stata all’altezza".

Nell'intervento anche un pizzico di autocritica: "Abbiamo pensato di semplificare tutto, offrendo candidature più che soluzione ai problemi. Nei giorni passati, più si moltiplicavano i candidati, più trovavo spiacevole trovarmi in quella situazione - prosegue Faraone - c’ero anch’io tra i protagonisti di questa imbarazzante fiera delle vanità, che ci ha allontanato in maniera siderale dai palermitani. Ho deciso quindi di essere coerente, da un lato togliendomi dall’imbarazzo, dall’altro lato scegliendo un candidato in campo, semplificando e sforzandomi di dare un segnale di unità innanzitutto ai miei concittadini".

Poi un pensiero a Renzi: "Ringrazio Matteo, che dal palco della Leopolda per primo ha lanciato una proposta che mi ha emozionato per la fiducia riposta e mi ha confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, una fraterna e indissolubile amicizia. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati accanto e ci hanno creduto. Continuerò a dare il massimo del mio impegno per la città che amo più di me stesso, Palermo". E l'appoggio a Lagalla: "Darò una mano a Roberto, in prima linea, nei modi e nelle forme che meglio spiegherò in una conferenza stampa che terremo insieme nei prossimi giorni".

Le reazioni

"La scelta di Davide Faraone è lungimirante e coraggiosa. Italia viva nel quadro nazionale è stata determinante per dare al Paese un governo di qualità come quello guidato da Mario Draghi, adesso a Palermo la convergenza su Roberto Lagalla potrà determinare l’affermazione di una proposta politica di altissimo livello", afferma Mimmo Turano, assessore regionale ed esponente dell’Udc commentando la scelta del capo dei senatori di Iv di convergere sulla candidatura dell’ex rettore dell’Università di Palermo.

Il segretario regionale di Noi di centro-Mastella, Giovanni Di Trapani, ha espresso apprezzamento: "Riconosco a Faraone grande serietà e altruismo, egli sarebbe stato comunque un candidato di alto profilo. La sua rinuncia a sostegno di Lagalla, in un momento in cui alcuni stanno dimostrando plasticamente di navigare al buio, apre uno scenario che auspico possa coinvolgere tanti moderati in un progetto serio e credibile per la rinascita della nostra Città. Uno scenario al quale Noi di Centro-Mastella sta lavorando in piena sintonia con lo stesso Faraone".


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