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Yoga al museo geologico Gemmellaro

Lunedì 30 dicembre alle 18 apertura straordinaria del Museo geologico Gemmellaro per una sessione speciale di yoga adatta a tutti i livelli, dai più esperti a chi non ha mai messo piede sul tappetino, con la pratica dei 108 saluti al sole nella sala degli elefanti, per entrare nel nuovo anno con uno spirito fortunato.

Raccomandazioni:

– Prenotare. I posti sono limitati (il “partecipo” all’evento fb non vi assicura la prenotazione: cliccare su “Prenota un posto”);

– Arrivare in anticipo per iniziare la pratica in orario;

– Abiti comodi (pantaloni di tuta o leggings);

– Portare con sé acqua e un asciugamano; mangiare non più tardi di tre ore prima della sessione per praticare a digiuno e consentire al corpo di ricevere i massimi benefici dalla pratica;

– Bere acqua a sufficienza durante la giornata per arrivare bene idratati;

– Pratica non adatta ai cardiopatici o a chi ha gravi problemi di salute legati alla schiena, alle ginocchia o alla pressione. Non raccomandato per donne incinte nel primo trimestre.

A proporre e condurre la pratica Federica Voi, insegnante di Hatha e Vinyasa Yoga certificata Yoga Alliance.

PERCHÉ LO YOGA?
Subito dopo l’abbondanza del Natale e ancora nel periodo del solstizio di inverno, purifichiamo il corpo con una profonda scossa di energia: nel movimento guidato dal respiro lasciamo andare ciò che non ci serve più e ci concentriamo sul presente, creando nuove intenzioni positive (Sankalpa – in sanscrito da San: verità / Kalpa: promessa – è una promessa che facciamo a noi stessi e a cui dedichiamo la nostra pratica).

PERCHÉ IL SALUTO AL SOLE?
Il Surya Namaskar, o Saluto al Sole, è una sequenza dinamica di 12 posizioni (12 come le ore del giorno) che può essere facilmente eseguita da praticanti di tutti i livelli. È una serie dedicata simbolicamente al sole perché riscalda e migliora la condizione di tutto il corpo: allunga e rinforza i muscoli; scioglie le articolazioni; massaggia e purifica gli organi interni; amplia la respirazione e aiuta a dominarla, allungando la vita.

PERCHÉ 108?
Tradizionalmente la pratica di 108 saluti al sole è riservata a momenti particolari dell’anno, ad esempio il cambio di stagione, solstizi ed equinozi, oppure come voto a un nuovo proposito o a una persona amata. Il numero 108 è prediletto dai matematici, considerato di buon auspicio in molte tradizioni culturali e sacro in diverse religioni:

– Nel 108 viene rappresentato: il Sé (o verità ultima, o Dio per i credenti) con il numero 1; il vuoto, con lo zero; l’infinito, con il numero 8.

– In astronomia è una approssimativa unità solare: la distanza tra la Terra e Sole è circa 108 volte il diametro del sole e il diametro del Sole è 108 volte il diametro della Terra. Inoltre distanza tra la Terra e la Luna è di 108 volte il diametro della Luna.

– È numero sacro in India, in Cina e in Giappone. Nell’Induismo, Shiva ha 108 nomi; 108 è il numero di stelle sacre nell’astrologia cinese; in Giappone, alla fine dell’anno, una campana è suonata 108 volte per salutare il nuovo anno e ciascun rintocco rappresenta una delle 108 tentazioni materiali cui una persona deve resistere per raggiungere il Nirvana.

– Nella medicina indiana, l’Ayurveda, nel corpo ci sono 108 punti di energia (Marma).

– 108 è il numero di grani nel Rosario Cristiano e nel Mala, il Rosario indiano.

– 108 è il numero di minuti durante i quali il cosmonauta Yuri Gagarin ha orbitato attorno alla Terra nel primo volo dell’uomo nello spazio.

PERCHÉ NELLA SALA DEGLI ELEFANTI?
Potenza, saggezza, buona salute, intelligenza e memoria eccezionale, temperanza, pazienza e compassione, queste ed altre virtù attribuite in tutto il mondo all’elefante, animale portafortuna per eccellenza. Curiosità: Leonardo da Vinci nel suo Bestiario dedica all’elefante un posto di primo piano come massimo esempio dell’umano fuori dall’umano, nel rapporto tra potenza, amore e sapienza, di tanto superiore alla violenza. E soprattutto sottolinea che gli elefanti concentrano in sé quello che nell’uomo si trova molto di rado: la bontà, la prudenza e il senso innato di giustizia.

“LEOFANTE. Il grande elefante ha per natura quel che raro negli omini si truova, cioè probità, prudenzia e equità […] Non combattono per femmine come gli altri animali, ed è tanto clemente che malvolentieri per natura noce ai men possenti di sé, e scontrandosi nella mandria o greggi delle pecore, colla sua mano le pone da parte per non pestare co’ piedi, né mai noce se non sono provocati.” ~ Leonardo da Vinci, Bestiario.




 


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