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Visite al rifugio antiaereo: l'incontro con un sopravvissuto ai lager

Sabato 29 e domenica 30 aprile, sarà di nuovo aperto al pubblico il rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale sotto Piazza Pretoria. 

Sarà possibile fare una visita al rifugio antiaereo sottostante il Palazzo con due guide speciali, i due giovani storici Samuel Romeo e Wilfried Rothier, che racconteranno in maniera originale la storia del rifugio. In occasione di queste aperture, giorno 29 aprile, sarà possibile partecipare all'incontro con il tenente colonnello Lillo Casuccio, veterano della Seconda guerra mondiale 
che avrà luogo nella sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile. L'evento correllato, dal titolo "Da soldato a prigioniero - Racconto di un sopravissuto dei lager - Incontro con un veterano della Seconda guerra mondiale", è alle ore 16 e si svolgerà nella sala delle lapidi. Racconterà dei giorni vissuti da prigioniero nei lager nazisti, tra questi Wietzendorf e Sandbostel (Germania), Beniaminòw (Polonia) e il più tristemente noto campo di Bergen-Belsen, il campo di sterminio numero due del Reich dove Il Ten. Col. Casuccio ebbe modo di assistere coi propri occhi agli orrori dell’olocausto.

Sotto Piazza Pretoria si trova un rifugio antiaereo sotterraneo che risale al secondo conflitto mondiale. I rifugi antiaerei noti anche come “ricoveri” venivano utilizzati dalla popolazione per proteggersi dai bombardamenti aerei. Nel 1935 l’amministrazione di Palermo si trovò a dover creare ricoveri antiaerei per proteggere i cittadini da un conflitto imminente.La costruzione di questi rispettava una direttiva del Ministero della guerra (1935) che ordinava di costruire nuovi ricoveri o di adeguare vecchi edifici nei fabbricati di sua proprietà. Oggi solo un ingresso è rimasto utilizzabile: un varco sul muro all’interno del Palazzo delle Aquile, gli altri due vecchi ingressi erano originariamente situati vicino alle statue dei leoni presenti sulle gradinate della piazza. Questi due ingressi furono successivamente chiusi.

La visita di questo luogo immutato permette di effettuare un tuffo nel passato dei nostri genitori e nonni che hanno sopportato uno dei momenti più brutti del XX secolo. La visita si arricchisce sempre degli aneddoti dei visitatori che riportano la storia della nonna, del papà… immergendoci sempre di più nella realtà di una città martoriata dalle bombe. Il rifugio si presenta ancora nello stato originario di 73 anni fa, le panchine di cemento, i vecchi impianti di luce, i bocchettoni dell’aria arrugginiti, i bagni ormai scardinati e le scritte parietali, rievocano un passato pietoso e triste di una cittadinanza piegata nello spirito e nel fisico dalla guerra. L'evento è organizzato da Ro’n Ro Cult e Terradamare Cooperativa Turistica con la collaborazione della Presidenza del Consiglio Comunale


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