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Processo per corruzione, al Teatro Libero lo spettacolo tratto da Cicerone

Per la 54esima stagione del Teatro Libero di Palermo, Processo per corruzione. Lo spettacolo, tratto da Cicerone e scritto e diretto da Piero Nuti nella produzione Compagnia Torino Spettacoli, andrà in scena il 26 ottobre alle 21.15 e il 27 ottobre alle 11.30.

Al centro della rappresentazione il processo che vide protagonista Verre, governatore della Sicilia qualche millennio fa, corrotto e corruttore, ladro di opere d’arte con il mezzo della violenza e il primo a creare editti “ad personam”. L’avvocato dell’accusa era Marco Tullio Cicerone: le orazioni da lui scritte erano state così efficaci che Verre aveva preferito lasciare Roma prima della fine del processo, perché aveva capito che sarebbe stato sicuramente condannato.

Fu nelle Verrine che per la prima volta Cicerone utilizzò la celebre esclamazione: “o tempora, o mores!”, divenuta proverbiale per rimpiangere le virtù passate e deplorare la corruzione imperversante nella propria epoca. “Le Leggi avvertono l’uomo che l’uso della corruzione porta alla distruzione della democrazia”. “Trafugare le opere d’arte è come portare via l’anima di un popolo”: Piero Nuti ci guida in un percorso culturale di forte contenuto dalle Verrine di Cicerone, il più geniale avvocato e oratore politico del mondo romano.

Biglietti interi 16 euro, 12 euro ridotti per i sostenitori del Libero (coloro che hanno rinunciato ai rimborsi / voucher), i giovani sotto i 25 anni d’età e gli operatori teatrali. 


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