Eventi

"Pinò", la fiaba di Collodi in uno spettacolo inedito nella chiesa Sacro Cuore di Gesù

Pino’, non ha lo stesso sangue del padre, non ha la nostra stessa carne, non è stato generato come noi. Pino’ è una creatura unica in una comunità omogenea e il suo sogno è quello di essere accettato dalla comunità. Nel suo girovagare in cerca di avventure, intraprende un percorso di iniziazione che lo condurrà alla rinascita, alla metamorfosi. 

Una rilettura dell’opera di Collodi, quella che debutterà giovedì 10 maggio alle 19 presso il teatro della chiesa Sacro Cuore di Gesù alla Noce di Palermo, dove le strade di una giovane e problematica Italia post unitaria diventano “streets”, fra graffiti, rollerblade e bici abbandonate, alla ricerca di una rappresentazione delle nuove contraddizioni della società contemporanea, del paese dei Balocchi come potrebbe essere oggi, dei giovani e del loro rapporto con la diversità, in bilico fra paura e attrazione. Uno spettacolo intergenerazionale e multiculturale quello che andrà in scena nel quartiere Noce di Palermo che si rivolge ad un pubblico dai 10 anni in su.

Proprio le nuove generazioni sono al centro di questo lavoro, di Giuseppe Massa e Giuseppe Tarantino, che è la sintesi del percorso artistico laboratoriale promosso nell'ambito di un progetto più ampio, dal titolo “Saper essere a scuola per la comunità”, finalizzato a prevenire e contrastare la dispersione scolastica.   

Nello specifico il percorso artistico laboratoriale ha avuto inizio a gennaio 2018 ed ha previsto il coinvolgimento di 20 giovani studenti, che sono stati accompagnati nella riflessione sul concetto di formazione e cultura attraverso l’utilizzo del linguaggio teatrale e delle diverse forme espressive che esso racchiude. La relazione con la parte emotiva ed espressiva di sé, l’utilizzo del corpo e della voce, il confronto con gli altri e la cooperazione, la parola e l’interpretazione della drammaturgia, la manualità e l’artigianato, sono i diversi elementi che hanno permesso ai partecipanti di vivere un’esperienza di crescita umana e di mettere a frutto il proprio talento, valorizzando e scoprendo competenze, passioni e attitudini.

Dalla drammaturgia ai costumi, dalle scenografie alla recitazione, i ragazzi hanno dato il loro contributo alla realizzazione di uno spettacolo che si rivolge a un pubblico ampio di bambini e famiglie, e che ambisce ad accorciare la distanza tra la scuola e la comunità, come il nome del progetto che lo promuove suggerisce. 

Il progetto “Saper essere a scuola per la comunità” è promosso dall’associazione di Promozione Sociale ‘a Strummula con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, in partenariato con l’I.I.S. Damiani Almeyda - Crispi, la D.D. Edmondo De Amicis e le organizzazioni non profit A.C. Sutta Scupa, Nahuel e Mirto Verde. “Saper essere a scuola per la comunità” ha la durata di 30 mesi e si appresta a concludersi a luglio 2018. 

Numerosi i laboratori e le iniziative artistiche ed educative, svolte nell’arco dei due anni scolastici presso i plessi dell’Istituto d’Istruzione Superiore Damiani Almeyda - Crispi e nel quartiere Noce di Palermo, dove l’associazione ha la sua sede operativa e promuove quotidianamente percorsi di partecipazione e di inclusione sociale rivolti a giovani e bambini e orientati all’acquisizione e al rafforzamento di competenze trasversali. Una scelta, quella di realizzare lo spettacolo nello stesso quartiere, motivata dal desiderio condiviso con il regista,  di creare momenti di aggregazione e scambio e aumentare l’offerta culturale in un contesto che presenta evidenti problematiche sociali legate alla periferizzazione del quartiere.


Si parla di