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"Nel tempo che ci resta", sul palco del Libero l'elegia per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

La 54esima stagione del Teatro Libero di Palermo si chiude con lo spettacolo Nel tempo che ci resta, Elegia per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, scritto e diretto da César Brie, con Marco Colombo Bolla, César Brie, Elena D’Agnolo, Rossella Guidotti e Donato Nubile. La produzione Campo Teatrale e Teatro dell’Elfo - Milano, andrà in scena dal 5 al 7 maggio alle 21.15.

La vicenda si svolge in un cantiere abbandonato a Villagrazia, il luogo dal quale partì Paolo Borsellino per andare incontro alla morte. In questo cantiere un uomo fa rotolare per terra delle arance. Tra le lamiere appaiono quattro figure che il profumo delle arance ha tolto dalle ombre. Si chiedono dove sono, qual è la terra in cui si trovano. Si riconoscono. Sono le anime di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e Agnese Piraino Leto.

L’uomo che ha lanciato le arance si presenta. È Tommaso Buscetta, il pentito di mafia. Le anime di queste persone, si raccontano in questo cantiere abbandonato. I personaggi di quest’opera sono cinque e sono tutti morti. Si ritrovano da morti, in un cantiere abbandonato, tra resti di macerie e lo sfondo del mare, per raccontarsi e raccontarci cosa è successo prima e cosa è accaduto dopo. I morti non serbano rancore, ricordano con precisione, intrecciano fatti, accadimenti, segnali, indizi.

Avevano visto e previsto tutto, anche la cattiveria e il tradimento. La lotta alla mafia, le vittime, i tradimenti, i pensieri, le vicende personali e pubbliche, la trattativa, l’isolamento, le menzogne, il senso di dovere e l’amore si intrecciano in questa ricostruzione di ciò che è accaduto e di ciò che continuerà ad accadere. Così i morti ricompongono la mappa devastata di un paese che amavano ma che non accettavano e proprio perché lo amavano e non lo accettavano, cercavano di cambiarlo. Ed è l’amore che viene fuori da questa scena, malconcio, pieno di polvere e detriti. Biglietto intero 16 euro, ridotto 12 euro.


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