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Le migrazioni nel Mediterraneo in uno spettacolo: "Miracolo" sul palco del Patafisico

Sebbene il cartellone teatrale del Piccolo Teatro Patafisico di Palermo, con sede in via Gaetano La Loggia 5 (dentro l'ex manicomio), si sia concluso, c'è un fuori programma. Giovedì 30 maggio alle 21 il sipario del teatro si alza per un ultimo spettacolo: "Miracolo", scritto e diretto da Giuseppe Massa.  

L’embrione di "Miracolo" nasce all’interno di Write 2016 (residenza creativa ideata e diretta da Tino Caspanello che ha coinvolto drammaturghi siciliani ed europei all’interno del monastero di Mandanici, Messina). "Miracolo" prende spunto dalle ondate migratorie che attraversano il Mediterraneo per investigare la progressiva disumanizzazione della nostra società. Da ciò nasce l’urgenza di analizzare questo processo di trasformazione mettendolo in relazione col concetto di santità. Questo "dialogoconflitto" è dunque il fulcro dello spettacolo: santo vs umano; umano vs bestia; luce vs buio. San Lorenzo: “Mea nox obscurum non habet, sed omnia in luce clarescunt (La mia notte non conosce tenebre, tutto risplende di luce)”; sentiamo l’esigenza di aggiungere un umile punto interrogativo al pensiero del martire. 

Due fratelli (becchini precari) hanno il compito di seppellire un migrante, ma il cimitero della città è stracolmo. Da ciò scaturisce un agro divertissement in cui i due provano, senza riuscirci, a sbarazzarsi del corpo del defunto. Durata 55 minuti, ingresso 7 euro. 

  • scritto e diretto da Giuseppe Massa
  • con Glory Arekekhuegbe, Gabriele Cicirello, Paolo Di Piazza
  • scene e costumi Mela Dell' Erba
  • luci Michele Ambrose
  • suono Giuseppe Rizzo
  • aiuto drammaturgo Giuseppe Tarantino
  • assistente alla regia Marco Leone
  • assistente alla produzione Elena Amato

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