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"I Malavoglia" al Teatro Crystal, tre giorni di spettacoli dedicati al romanzo di Verga

Venerdì 3 e sabato 4 novembre alle ore 21.15, e domenica alle 18.15 al Teatro Crystal in scena "I Malavoglia". 

L'ambientazione è in un paese di poveri pescatori. La vicenda è nota: "I Malavoglia" hanno preso a credito dallo zio Crocifisso un carico di lupini, ma "La Provvidenza", la barca che li doveva trasportare a Riposto per la vendita, naufraga e nel naufragio perde la vita "Bastianazzu", il marito di "Maruzza" che nella sua vana attesa sulla sciara aveva avuto un triste presentimento. Con questa disgrazia la famiglia del vecchio Padron 'Ntoni va in rovina: la casa del Nespolo viene venduta, il nipote 'Ntoni finisce in galera, Lia si perde e la sorella Mena rinunzia a sposare Alfio Mosca, il carrettiere.

"Questo allestimento è un atto d'amore verso un capolavoro della nostra letteratura, ma anche la realizzazione di un   sogno. Da più di vent'anni pensavo di estrarre da "I Malavoglia" una trasposizione teatrale nel convincimento che il Teatro possa e debba contribuire a salvare dalle ingiurie del tempo e dell'oblìo i grandi episodi della letteratura. Come tutti i veri atti d'amore è stato anche una (entusiasmante) fatica: dalle innumerevoli albe dedicate alla scrittura del testo, agli ultimi convulsi giorni di prove - spiega Mario Pupella -".

"Raccontare in un palcoscenico la saga di una famiglia di poveri pescatori vinti che "soffrono e sperano" non è stato facile - prosegue -. Nell'assoluta mancanza di unità di tempo, di luogo e di azione (la vicenda si svolge in un periodo compreso fra il 1863 e il 1875), ho dovuto, come al cinema, seguirne l'evolversi cronologico in 38 scene ed un prologo. Ho cercato di alleviarvi il disagio di una eccessiva frammentazione riducendo al minimo indispensabile i momenti di buio in  dissolvenza che, come in un film, segnano il passaggio da una scena all'altra, da uno spazio temporale all'altro". 

"Ai miei attori ho chiesto una recitazione di verità che vi faccia quasi sentire l'aumento del "battito cardiaco" del personaggio all'esplodere di una emozione, per meglio restituire i sapori e profumi di una cultura ormai scomparsa, distrutta dalla plastica e dalla televisione. Spero di essere riuscito a cogliere e conservare in questo mio adattamento l'intimo e musicale ritmo che è il fulcro  della potenza e della suggestione del romanzo di Verga ed anche quel tono "fatale", da antica tragedia, di quel giuoco di destini che si incrociano senza incontrarsi mai". Prezzo biglietto: intero 15 euro, ridotto 10 euro (carte sconto, Cral, over 60).


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