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"Con sorte", buona la prima: lo spettacolo per la nuova stagione del Patafisico

Dopo lo straordinario successo di pubblico e di critica dello spettacolo andato in scena due settimane fa "M'appelle Mohamed Alì" per la regia di Margherita Ortolani che ha visto in scena la compagnia Blitz nell'ambito del progetto "Diverse visioni". Al Piccolo Teatro Patafisico, parte la decima stagione con la residenza della compagnia di Giacomo Guarneri che si concluderà con lo spettacolo, da lui scritto e diretto: “Con sorte“. 

Lo spettacolo debutta sul palco di via Gaetano La Loggia 5 a Palermo per due fine settimana, venerdì 8 e sabato 9 alle ore 21 e domenica 10 alle ore 18 e poi ancora venerdì 15 e sabato 16 alle ore 21 e domenica 17 alle ore 18.

Un’appassionata Oriana Martucci è protagonista del testo di Giacomo Guarneri, storia di ordinaria follia nella Sicilia dei ricatti e delle intimidazioni di Cosa Nostra. Due piccoli commercianti sono schiacciati dalla violenza del sistema mafioso: lei si piega, lui no. Quanto è difficile stare dalla parte della legalità quando si vive immersi nel sistema mafioso?

Lo racconta "Con Sorte" scritto e diretto da Giacomo Guarneri, prodotto dall’associazione culturale Pentola Nera di Palermo, presentato al Torino Fringe Festival 2019. Lo scenario è la Sicilia dei ricatti e delle intimidazioni di Cosa Nostra, di chi si piega per paura, per vigliaccheria, per opportunismo. O perché solo non ce la fa a dire di no. Una coppia di piccoli commercianti, Rita e Rocco, gestiscono una gioielleria e ricevono continue richieste di estorsione. Lui si oppone, denuncia. Lei cede. E si fa complice.

Un testo amaro, cinico, divertente, brutale, che rappresenta una condizione di vita assurda quanto reale. La donna racconta la sua storia, quella di una giovane siciliana, innamorata del marito straniero, ma fedele al proprio borgo di nascita. Lei sa come funziona, sa che è inutile opporsi. Vuole continuare a fare la bella vita. Dunque, si piega. E lo fa in segreto.

Con conseguenze inevitabili e devastanti per il matrimonio. Attraverso le sue parole il pubblico entra nella vita del quartiere ma anche nella intimità della coppia, il cui legame non regge alla prova. Né regge Rita, tormentata dalle sue paure e fragilità, schiacciata, logorata, ridotta alla follia. Un testo forte, emozionante, sulla corruzione che consuma, corrode, porta via tutto.


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