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Cantu d'amuri, lo spettacolo sulla "barunissa di Carini" allo Spazio Share

La compagnia folk fondata da Piero Tutone torna in scena per raccontare l’amore in tutte le sue forme, attraverso due importantissime leggende siciliane. Arbarìa Nuova Compagnia Folk torna sulla scena (il 12 e il 13 febbraio allo Spazio Share) con “Cantu d’amuri” lo spettacolo che narra de “La barunissa di Carini”, la tragica leggenda che racconta di Laura Lanza di Trabia costretta a sposare Vincenzo La Grua, sotto costrizione del padre.

La giovane barunissa si innamora invece di Ludovico Vernagallo, intraprendendo insieme una vera e propria storia d’amore segreta che una volta scoperta lascerà sgomento e morte; si racconterà di questa lotta per la felicità, per un amore vero, fatto di sorrisi e mai di odio. A seguire il racconto di Giovanna Bonanno, più conosciuta come “La Vecchia dell’Aceto”, figura leggendaria di Palermo che creò il suo particolare veleno: "l’Arcano Liquore Aceto” per mandare all’altro mondo mariti violenti, cattivi o semplicemente ritenuti insopportabili. Si ricorderà soprattutto la sua tragica morte, l’impiccagione sulla forca a piazza Vigliena. 

Tramandare attraverso i racconti, la musica, i canti e le danze affinché il valore di queste storie non si perda nel tempo è la finalità dello spettacolo. Regia e scrittura scenica: Piero Tutone. Coreografie: Piero Tutone e Noa Blasini. Sul palco: Virginia Maiorana, Gaetano Mirabella, Noa Flandina, Noa Blasini, Alessandra Ponente, Bruno Carlo Di Vita, Piero Tutone.


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