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Scaldati porta "Titì e Vincenzina", il Pulcinella" diventa operina musicale: gli eventi di Settembre al Riso

Sesta settimana di programmazione per Settembre al Riso, manifestazione giunta al suo secondo anno di vita, promossa dall’Assessorato regionale ai Beni culturali e Identità siciliana e fortemente voluta dall’assessore Alberto Samonà. Dopo il rinvio, a causa del maltempo, debutta martedì 5 ottobre (alle 21), con replica il 6, “Titì e Vincenzina”, spettacolo inserito nella focus dedicato a Franco Scaldati, l’Officina del Sarto, una rassegna nella rassegna, 5 giorni di programmazione dedicati al sarto poeta. Titì e Vincenzina, lavoro teatrale che Umberto Cantone e Guido Valdini hanno costruito elaborando un progetto che Scaldati aveva immaginato senza avere il tempo di portarlo in scena, è interpretato da Serena Barone e Aurora Falcone. Uno spettacolo concepito a partire dal recupero di frammenti di sketch e brani poetici che sviluppano la felice invenzione di una coppia femminile speculare a quella di Totò e Vicé. Ingresso libero. 

Si continua, giovedì 7, alle 21, con un ulteriore omaggio al drammaturgo siciliano, con “Elegie di Quartiere - Tra musiche e versi”, opera musicale in forma di oratorio, diretta ed interpretata da Egle Mazzamuto. Seguendo il processo del “ricamo dei momenti poetici”, tipico delle operazioni drammaturgiche scaldatiane, l’opera musicale ripercorre canzoni e brani teatrali tratti dalle sue opere più importanti. Filo conduttore è la dimensione onirica, tanto cara a Scaldati, dove si alternano momenti formalizzati nel racconto, cantato e recitato, e attimi di pura poesia, il cui ambito naturale di svolgimento è la notte, colma di attese, di storie reali o sognate, una notte drammatica, dove la tragedia si intuisce e di cui la poesia tratteggia il forte sentimento e i tempi, annunciando "a che punto è la notte". Sono le voci sommesse del quartiere a ispirare il poeta (presente nell'opera come voce estraniata), quartiere inteso come luogo d'infanzia, di affetti, di rimandi, di comunità. Protagoniste dello spettacolo sono le luci dei vicoli, la luna, le stelle, i lampioni, i lumini accesi all'edicole votive, riparo da qualsiasi oscurità; incarnano le richieste di grazia della gente, lanciano versi che si fanno metafora. Come trait d'union fra musica, canto e recitazione, l'intesa sonora che mira a mettere in rilievo la musicalità già insita nel logos scaldatiano. L'opera è stata pensata per un ensemble di tre elementi (Carmelo Farina, chitarra, Michele Piccione percussioni e duduk, Egle Mazzamuto canto e recitazione). Introdurrà Gigi Razete; organizzazione di Cristian Ferla e di Luca Azzolini. Ingresso libero. 

Chiude la programmazione settimanale, venerdì 8 ottobre con replica il 9, alle ore 21,  l’operina buffa “Pulcinella compositore”, libretto e regia di Fabrizio Lupo, musiche di Maurizio Maiorana. Un’operina per tutti, grandi e piccini, sul personaggio del “buffone divino” per antonomasia, quello più amato di tutti i tempi. Si chiama Pulcinella compositore l’operina in un atto per basso, soprano, coro di bambini, burattini, clarinetto, euphonium e pianoforte. Nata su libretto e regia di Fabrizio Lupo con le musiche di Maurizio Maiorana, vede protagonisti il soprano Rosalba Aurora Ducato (Teresina), il basso Antonino Arcilesi (Pulcinella), Giovanni La Mattina al clarinetto, Francesco Tolentino all’Euphonium. I bambini del coro preparati da Irene Ientile sono Maia Corallino, Isabella e Benedetta Doro, Aurelio Giliberti, Giuseppe Vittorio Verga, Fabio Correnti, al pianoforte, cura la concertazione musicale dell’ensemble. La consulenza filmica, infine, è di Ruben Monterosso.

Pulcinella compositore, presentata in anteprima nell'ambito di Settembre al Riso, sarà il preludio che porterà alla realizzazione del Trittico Trickster, una trilogia di operine da realizzarsi alla ribalta di un  grande Teatro dell'Opera con i musicisti in buca. Trittico al quale stanno lavorando i due ideatori del Pulcinella. Oltre al Pulcinella, infatti, il trittico sarà composto da un episodio dedicato alla figura di Giufà ed uno dedicato alla coppia comica dell'Opera deiPupi, Nofrio e Virticchio. Pulcinella è il briccone divino, baciato dagli dei, che si può permettere qualunque dissacrazione. Il tema deve avere origini ben antiche visto che si ritrova nel poema Gilgamesh, conosciuto come la più antica storia del mondo, nel personaggio di Enkidu l’avversario che poi divenne l’amico fraterno dello stesso Gilgamesh e che contiene in sé la caratteristica di eroe negativo e positivo allo stesso tempo, tipica di tutte le figure del trickster in giro per il mondo. Pulcinella, Giufá, gli stessi Nofrio e Virticchio: sono tutte facce diverse di una medaglia popolare. “Si potrebbe - si legge nelle note di regia - prevedere un finale che riunifica tutti i personaggi in un final-tour gioioso, una sorta di tarantella attorno al palo della Cordella, insomma un inno alla vita in cui le due coppie danzano e cantano ispirandosi alla festa degli schietti di Terrasini, dove i giovani fidanzati mostrano in piazza tra le gambe, un enorme palo in forma di albero infiocchettato per ammaliare e conquistare la propria bella”. La musica segue i versi del libretto. Note fresche e rigorosamente tonali con echi popolari che mettono al riparo il personaggio ancestrale e popolare di Pulcinella da rischi di intellettualismi.

Biglietto 5 euro acquistabile sul sito www.coopculture.it. La rassegna Settembre al Riso, si svolge in collaborazione con il Museo Riso e CoopCulture. Tutti gli appuntamenti iniziano alle 21 (in caso contrario, è indicato l’orario diverso). Si entra solo con green pass o tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti. Per gli spettacoli a ingresso libero, si entra fino ad esaurimento dei 180 posti disponibili.


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