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"Il carcere è ancora l'unica detéstable solution?", il seminario a Giurisprudenza

Giovedì 4 maggio, la facoltà di Giurisprudenza ospita l'incontro, organizzato dalla Comunità Exodos e dalla Fondazione Humanum, "Il carcere è ancora l'unica detéstable solution?". 

Micheal Foucoult, nella sua opera "Sorvegliare e punire", riferendosi al carcere come possibile risposta al reato, ne riconosce il valore di unica soluzione seppur detestabile. L'incontro intende esplorare il mondo delle carceri e, individuandone criticità, così come i profili che in alcune ipotesi ne rendono irrinunciabile il ricorso, mira a valutare se oggi la soluzione del filosofo francese sia ancora l'unica e detestabile risposta al reato. A questo quesito, che si inserisce in un momento storico molto delicato, in particolare per gli allarmanti numeri del sovraffollamento carcerario e il sempre più crescente fenomeno dei suicidi in carcere, risponderanno Rita Bernardini, esponente di spicco del Partito Radicale, e da sempre a fianco dei detenuti, nonché Ann Powe-Forde, giudice della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo, la quale ha elaborato il "Diritto alla Speranza" per limitare il ricorso all'ergastolo sulla base della convinzione che si tratti, nei casi di maggiore rigidità nella sua esecuzione, di una pena che rischia di confliggere con la Carta Europea dei Diritti dell'Uomo, traducendosi così in un trattamento disumano e degradante. Interverranno anche i Professori Manfredi Parodi Giusino e Francesco Viola, e apprezzati saranno anche gli apporti offerti dal pubblico che vorrà intervenire. Il seminario si inserisce all'interno del fortunatissimo ciclo di incontri sul Nuovo Umanesimo inaugurato all'inizio di quest'anno dalla Comunità Exodos di Palermo, che con i suoi giovani componenti è da tempo impegnata sia sul piano culturale che in quello dell'aiuto ai migranti (offrendo loro opportunità di studio e relazioni umane) in un'opera di Risveglio umano e sociale.


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