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“Sembra facile”, lo spettacolo di Nanfa e Pandolfo in scena al Teatro Jolly

Da venerdì 12 febbraio a domenica 20 marzo al Teatro Jolly va in scena "Sembra facile", uno spettacolo in due tempi di Giovanni Nanfa e Antonio Pandolfo. Cast: Giuseppe Giambrone, Tiziana Martilotti, Giovanni Nanfa, Antonio Pandolfo.

Al piano: Nicola Vitale. Regia: Antonio Pandolfo. La collaudata ditta Giambrone – Nanfa – Pandolfo, per raggiungere ancora una volta l’obiettivo di sorprendere il pubblico, coinvolgendolo in un vortice di risate, gioca la carta dell’attrice comica, Tiziana Martilotti, reduce dal successo di “Cose da pazzi” in scena al Teatro Jolly nella primavera del 2015. Il titolo, ancora una volta, non è un pretesto per mettere insieme una serie di gag molto riuscite, ma gode di una coerenza che non è sempre presente nei testi comici. Lo spettacolo, infatti, intende dimostrare, in chiave umoristica, che siamo un popolo che sottovaluta l’impegno necessario per portare a termine qualsiasi iniziativa. Gli italiani siamo faciloni e pressappochisti. “Ti sembra facile / però è difficile / riuscire bene in quello che fai / Progetti sempre castelli però / sono di sabbia” recita la sigla dello spettacolo sulla musica originale composta dal puntualissimo Nicola Vitale che la esegue al piano.

Lo sguardo sornione degli autori si posa all’inizio del primo tempo sulle difficoltà della giustizia in Italia e sulla radicata corruzione (sin dalla preistoria!) onnipresente in tutte le epoche. L’attenzione si sposta poi sui poveri diavoli che subiscono le conseguenze di una società conciata davvero male. Dalla vittima dei ladri affetta ormai da una psicosi, ai pensionati che ironizzano sulla loro condizione, ai poveri disgraziati finiti tra le grinfie dei bancari. Alcuni bersagli vengono colti con un pizzico di sarcasmo, come il rifiuto di leggere da parte dei giovani o la mancanza di fantasia che spinge gli autori televisivi a proporre interminabili cicli (Don Matteo 10) per non rischiare.

Trovandosi sulla scena tre comici e un caratterista poliedrico come Giambrone, gli abbinamenti sono tutti ben riusciti, a partire da due preti (Nanfa e Giambrone) che evidenziano il decadimento dei costumi. Irresistibile Antonio Pandolfo nelle vesti di un Don Tanino, presunto fratello di Don Matteo, intenzionato a distrarlo dalle indagini per tornare a fare il prete. Esilarante dall’inizio alla fine lo sfogo di una donna, Tiziana Martilotti, alle prese con un marito che ha sempre sonno. Alla fine del primo tempo, una riuscitissima parodia sulla dieta si conclude con la ricetta della pasta con le sarde inserita all’interno di un noto motivo sanremese, “performance che da sola vale il prezzo del biglietto” assicurano gli autori.

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