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Sei anni di Spazio Franco: ai Cantieri tre giorni di festa e spettacoli

Spazio Franco compie sei anni e festeggia l’importante traguardo con tre giorni di musica, teatro e festa. Un programma speciale, giovedì 21, venerdì 22, sabato 23 marzo, che come di consueto presenta in maniera multidisciplinare nuove proposte accanto a progetti che hanno contraddistinto il percorso e le molteplici attività di questo laboratorio permanente. E riaccende anche l’attenzione sul suo futuro prossimo in un momento di grande crisi delle imprese culturali e una volta raggiunto quest’anno l’importante traguardo della scadenza dei primi 6 anni di concessione del padiglione dei Cantieri Culturali della Zisa.

Assegnato nel 2017 dall’amministrazione comunale alla Compagnia Babel- tra le "imprese di produzione di teatro d’innovazione nell'ambito della sperimentazione”secondo il Ministero della Cultura - e diventato Residenza Artistica col suo programma “Segni”riconosciuto dalla Regione Siciliana e dallo stesso Ministero, Spazio Franco in pochi anni si è contraddistinto come presidio stabile ma in perenne movimento, al centro di importanti processi di creazione e produzione non solo culturali ma anche politici e sociali, attivando una vasta rete di collaborazioni e sinergie in tutta Europa. Come testimoniano le numerose produzioni e i progetti che hanno segnato l’attività della compagnia guidata da Giuseppe Provinzano.

L'Assessorato al Patrimonio ci ha comunicato di voler rinnovare il contratto dello Spazio Franco, demandando all'Assessorato alla Cultura, il nulla osta al riconoscimento della qualità della nostra attività. Ci è stato proposto un nuovo canone pari al doppio della cifra che paghiamo adesso: per responsabilità culturale e onestà intellettuale nei confronti della città, degli artisti e dei nostri stessi lavoratori saremmo intenzionati ad accettare nonostante la sua sostenibilità, come è facile immaginare, ci metterà molto in difficoltà. Vorremmo piuttosto un rinnovo per più di 6 anni per meglio ammortizzare investimenti e immaginare visioni e progetti di lungo termine. Abbiamo chiesto chiarimenti rispetto ai motivi di questo raddoppio del canone, laddove non se ne comprendono i criteri. Chiarimenti che purtroppo non sono mai giunti. Spazio Franco andrà avanti e questa è una notizia; il Comune di Palermo sembra non avere criteri chiari nella valutazione delle sue concessioni e questa è un'altra notizia che va oltre il rinnovo della nostra esperienza. Ci auguriamo di essere smentiti e/o di fare di questa vicenda un precedente utile a tutta la città e ai suoi operatori culturali” dichiara Giuseppe Provinzano.

Si comincia giovedì 21 con uno dei progetti che hanno segnato le tracce di questi anni di Spazio Franco, delineando anche le nuove direzioni del futuro, non soltanto dal punto di vista strettamente culturale ma anche come centro di processi creativi virtuosi. Indovina Ventura (giovedì 21 alle ore 21.00; replica venerdì 22 ore 21.00) riscrittura tra teatro e musica del noto testo di Scaldati operata a sei mani da Giuseppe Massa, Margherita Ortolani e Giuseppe Provinzano in stretta collaborazione con Serena Ganci, Dario Mangiaracina (La Rappresentante di Lista) e Angelo Sicurella che hanno sviluppato il potenziale musicale dell’opera dando vita a tre performances differenti che sublimano la ricerca dei tre registi verso diversi territori della ricerca nei linguaggi scenici contemporanei e nelle declinazioni musicali dei tre musicisti coinvolti. Sul palcoscenico, 24 attori e attrici, selezionati tra gli oltre 40 partecipanti alle lunghe attività laboratoriali guidate dai sei artisti e finalizzate alla produzione dell’opera. Indovina Ventura ritorna sul palcoscenico dello Spazio Franco, dove lo spettacolo è nato nell’ambito del progetto dedicato al centenario della nascita di Franco Scaldati dopo il doppio sold out dello scorso dicembre e, sarà rappresentato per l’ultima volta nella versione integrale per poi proseguire verso nuovi sviluppi.

Il sabato 23 è invece dedicato interamente alla musica con uno dei cantautori cult della scena contemporanea: Giancane, il musicista romano che ha prestato le sue canzoni alle serie animate di Zerocalcare. Sul palcoscenico di Spazio Franco con il "10 anni Club Tour 2024” l’artista festeggia due lustri di carriera e li celebra con la ristampa in edizione limitata dell’ep d’esordio, “Carne” e un tour speciale in tutt’Italia.

Ex componente del celebre gruppo romano Il Muro del Canto, Giancane, al secolo Giancarlo Barbati, ha impresso un segnale più che riconoscibile nel modo di scrivere le sue canzoni: una grammatica letteraria fatta di una crudezza espressiva che pesca a piene mani da un parlato di strada, una lingua di tutti i giorni, un’ironia sfacciata, nichilista e discretamente grottesca.
Dopo l’ep “Carne”, venduto in comodi vassoi in polistirolo da macelleria, nel 2015 esce “Una vita al top”, album country-neomelodico, d’orientamento western, ricco di rime selvagge. Esaurita la prima tiratura, nel 2016 pubblica “Una vita al Top Deluxe” seguito da un tour di oltre 150 date con numerosi sold-out. Nel 2018 è la volta di “Ipocondria”, il singolo di Giancane feat. Rancore, ultimo estratto dall’album “Ansia e Disagio”. Nel 2021 realizza la colonna sonora della serie di animazione “Strappare lungo i bordi”, scritta e diretta da Zerocalcare, con cui il sodalizio è iniziato nel 2018, durante la realizzazione del video del brano “Ipocondria” (feat. Rancore), che ha costituito la colonna sonora degli short animati di “Rebibbia Quarantine”, prodotti nel 2020. Nel 2023 arriva il terzo album “Tutto Male”: “Un disco un po’ depresso, un po’ cazzone, una raccolta che racchiude tutto ciò che musicalmente volevo fare”. Schietto, irriverente, dissacrante. Giancane è tutto questo.


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