Eventi

L'amore visto dall'alto, lancio dei palloncini e visita alla San Torre di San Nicolò

Mercoledì 14 febbraio, per San Valentino, "L’amore visto dall’alto": lancio dei palloncini e apertura straordinaria serale della San Torre di San Nicolò. 

La meravigliosa vista serale sulla città di Palermo, che si può godere dalla terrazza della Torre di San Nicolò, una pesca di poesie e la persona che amate, saranno la cornice della sera più romantica dell’anno: l’amore visto dall’alto. Lancio dei palloncini e apertura straordinaria serale. Così San Valentino è alla Torre di San Nicolò. I turni avranno la durata di un’ora, per permettere di osservare il panorama, scattare foto e lanciare il proprio palloncino. I palloncini saranno dotati di un biglietto, sul quale ognuno potrà scrivere il proprio desiderio, prima del lancio di gruppo.

L’appuntamento è a Palermo, Torre di San Nicolò, mercoledì 14 febbraio dalle 18 a mezzanotte. Prenotazione obbligatoria. Ingresso 4 euro, palloncino ad elio 2,50 euro. Il programma: ascesa alla Torre, visita assistita; la vista più bella di Palermo; lancio dei palloncini; una pesca di poesie; un dolce omaggio; l’amore visto dall’alto. Il ticket di 4 euro si riferisce al costo del biglietto della visita assistita alla Torre fino alla terrazza, dalla quale sarà possibile ammirare il panorama notturno sul centro storico di Palermo.

Torre di San Nicolò di Bari all’Albergheria

Attaccata alla chiesa sorge una slanciata costruzione quadrangolare con conci ben squadrati, si tratta della trecentesca torre civica facente parte del sistema difensivo della città. Fatta edificare dalla universitas palermitana per difendere le mura del “Cassaro”, non faceva parte delle strutture della chiesa ma risultava svincolata ed isolata. “Torre d’eccellenza”, forse la più alta di Palermo, perduto il significato di difesa, se ne volle ingentilire e perdere il suo austero aspetto, applicandole al secondo livello delle bifore arricchite da una cornice d’intarsi. La torre, articolata in quattro livelli, è stata edificata con pietrame a grossi conci, utilizzando massi tufacei squadrati, che le conferiscono una linea rigorosa e severa.


Si parla di