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La tradizione profuma di ragù e melanzane, a Cefalù la XIII Sagra "Ra pasta a Taianu"

Pasta, pasta e ancora pasta. Torna a Cefalù la XIII edizione della Sagra "Ra pasta a Taianu". Appuntamento il 10 e 11 agosto in piazza Cristoforo Colombo a partire dalle 19.

La manifestazione, organizzata dal Centro di Cultura Polis Kephaloidion, è dedicata al piatto tipico cefalutano, una piaetanza antica, risalente agli arabi, che si è mantenuto per tradizione nell’uso culinario domestico. In particolare si è soliti preparare questa specialità in occasione della festa patronale del Santissimo Salvatore.

Origini e storia

Il termine ‘taianu’ deriva dall'arabo "taio", che era la creta con cui veniva creato il recipiente di terracotta, usato per la cottura della pasta. La pasta viene preparata a strati con carne sfilacciata a mano e cotta nel pomodoro per il ragù; melanzane, prima fritte e poi anch’esse sfilacciate e il pecorino. Si creano così degli strati, ma di volta in volta la pasta viene maneggiata. Negli anni si sono venute a creare diverse varianti della pietanza, ma la versione originale prevede due tipi di carne: manzo e agnello che vengono utilizzati per il ragù, melanzane fritte e pecorino.

La carne viene sfilacciata a mano e cotta nel pomodoro per il ragù. Poi insieme alle melanzane, prima fritte e poi anch’esse sfilacciate, viene posta nel fondo della pentola di terracotta con la pasta. La cottura è naturalmente a legna e sul coperchio della pentola vengono posti dei carboni ardenti. In tal modo la cottura avviene contemporaneamente da sopra e da sotto, quasi una sorta di forno ambulante. I mutamenti prodotti negli anni riguardano ad esempio il tipo di carne, alcuni non usano più l’agnello, e adottano addirittura la carne tritata; il tipo di formaggio, l’aggiunta di mozzarella, che non era prevista nella versione originaria, la cottura non più a legna e l’impiego di recipienti non di terracotta.


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