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Ritorno alle radici, incontro su alimentazione ed erbe spontanee all'Orto Botanico

Giovedì 18 febbraio alle ore 18.30 all'Orto Botanico, in Via Lincoln, 2, si terrà un incontro, presentato da Aboca Edizioni, sul tema "Ritorno alle radici. Dalla tradizione ai tempi moderni. L'uso e l'impiego delle erbe spontanee". 

Per l'occasione gli scrittori Sandro e Maurizio Di Massimo presenteranno il loro libro dedicato al mondo delle erbe curative e commestibili. Interviene Adriana Falsone. Sull'uso e l'utilità delle erbe spontanee commestibili si ha un'ampia tradizione orale e varie testimonianze scritte. L'uso di andar per campi a raccogliere erbe per utilizzo alimentare e curativo si è tramandato per secoli, da quando l'uomo da cacciatore e nomade è diventato stanziale e quindi coltivatore. In ogni latitudine l'alimentazione a base di erbe è stata una costante, così come il loro utilizzo in medicina. L'impiego alimentare dei vegetali spontanei è una pratica diffusa in tutta Italia, ma la scelta delle piante varia nei diversi distretti regionali: alcune specie sono apprezzate sulle tavole di tutto il territorio nazionale, altre, invece, vengono raccolte e consumate solo in delimitate aree geografiche.

Sandro e Maurizio Di Massimo (un biologo-etnobotanico ed un erborista di indirizzo spagirico e ayurvedico), autori dell'affascinante "Ritorno alle radici. Le piante spontanee per l'alimentazione e la salute", (Aboca Edizioni) hanno elaborato un manuale agevole e di facile consultazione, che vuole avvicinare i lettori alla conoscenza delle numerose piante spontanee commestibili e facilmente reperibili nelle nostre campagne. Gli autori intendono stimolare il ritorno all'uso di piante selvatiche di lunga tradizione, che costituiscono una preziosa e grande risorsa nutrizionale e culturale e giocano un ruolo chiave nella salvaguardia della salute. Ciò attraverso un necessario "ritorno" ai saperi e ai sapori tradizionali con le piante non solo nutrimento, ma anche centro di miti, simbologie e rituali, oltre che fonti inesauribili di principi attivi e benefici.

Corredato di numerose e suggestive immagini fotografiche a colori, il libro è costituito da una prima parte a carattere introduttivo e generale, e da una seconda che propone le schede di circa 80 piante selvatiche. Alle descrizioni botanico-tecniche si affiancano "storia, miti, leggende e usi particolari" delle singole piante; quindi le modalità della loro raccolta, gli impieghi alimentari e salutari. Numerosi gli usi tradizionali delle erbe che si evincono dalla lettura del testo e le tante "curiosità": chi sa, ad esempio, che nel 1630, durante la peste di Tolosa, quattro ladri potevano compiere impunemente furti d'ogni genere senza temere il contagio, grazie alla protezione fornita loro da una mistura di angelica, zenzero e aglio? O che la regina di Ungheria, nel XVI secolo, tornò in salute grazie a un macerato a base di lavanda, rosmarino e menta? O che, per stare ai numeri, su circa 300.000 piante, solo una percentuale tra lo 0,5 e il 10% è stata finora accuratamente studiata, e che quindi tante "scoperte" siano ancora possibili?

Oltre agli aneddoti storici, il libro offre un aiuto concreto e tanti preziosi suggerimenti pratici su come utilizzare e rendere quindi più salutare, originale e vivace la cucina, facendoci conoscere piante dai nomi arcani, ma conosciutissime dalla notte dei tempi, come le radici di crespigno, i fusti più teneri dello scolimo, le foglioline della portulaca. Nella tradizione siciliana meritano una particolare importanza anche altre piante a uso alimentare e medicinale, tra cui l'Asparago selvatico (Asparagus acutifolius), la Borragine (Borago officinalis), la Cicoria selvatica (Cichorium intybus), la Malva selvatica (Malva sylvestris) il Finocchio selvatico (Foeniculum vulgare ), il Mandorlo (Prunus dulcis), il Cappero (Capparis spinosa L.)


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