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Norma Cossetto, le foibe, la memoria in un film: "Red land" al cinema Aurora

Per la prima volta, nella storia del cinema, si racconta il genocidio delle foibe attraverso la figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, laureanda all'Università di Padova, barbaramente violentata e uccisa e successivamente gettata in una foiba dai partigiani titini. Un film apocalittico: grazie alla tenacia di Giorgia Görner Enrile e di Gino Zambiasi, anche a Palermo verrà proiettato Red Land (Rosso Istria)... anche se, al momento, solo per una data. Dobbiamo ringraziare la sensibilità di Ivana Cordaro per averci dato questa possibilità all'interno del loro cinema.

Il film diretto da Maximiliano Hernando Bruno è ambientato nell'estate 1943.Nei giorni in cui nei territori italiani martoriati dalla guerra, il 25 luglio Benito Mussolini viene arrestato e l'8 settembre il maresciallo Badoglio, capo del governo Italiano, chiede e annuncia l'armistizio di Cassibile da parte degli anglo-americani, firmato il 3 settembre, e unitamente al Re fugge da Roma, e scoppia il caos. 

L’esercito non sa più chi è il nemico e chi l’alleato e ciò porta i soldati ad essere abbandonati a se stessi nei vari teatri di guerra, soprattutto le popolazioni civili Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate, che si trovano ad affrontare le forze titine (sotto l'egida di Josip Broz Tito), di recente formazione, che avanzano in quelle terre dopo la fine dell'occupazione nazista della Jugoslavia. In questo drammatico contesto storico avrà risalto la figura di Norma Cossetto (Selene Gandini), giovane studentessa istriana, laureanda all'Università di Padova, fu barbaramente violentata, uccisa ed infoibata dalle forze partigiane titine la sua colpa essere figlia di un padre, che era un podestà locale del partito fascista. 

A Norma Cossetto venne poi conferita la medaglia d'oro al valor civile dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi e una targa in suo ricordo è presente all'interno del Palazzo del Bo dell’Università di Padova.
 


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