Eventi

"Nobiltà alla carta", presentazione del secondo volume dei quaderni di Clio a Palazzo Butera

Venerdì 31 maggio a Palazzo Butera, dalle ore 18:00 sarà presentato il secondo volume dei Quaderni di Clio “Nobiltà alla carta”. “Nobiltà alla Carta” nasce, tra il 2015 e il 2016, all’interno degli assi progettuali del programma “500 Giovani per la Cultura”, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. 

“Nobiltà alla carta” si identifica come un “viaggio” all’interno dei palazzi nobiliari di Palermo, focalizzando l’attenzione sulle consuetudini alimentari di alcune famiglie aristocratiche della città tra l’Ottocento e il Novecento. La dieta delle singole famiglie è stata ricostruita attraverso un approfondito studio delle “carte” dell’Archivio di Stato di Palermo. Venerdi 31 maggio a Palazzo Butera, alle ore 18:00, ne parleremo con Walter Panciera dell'Università di Padova, che porterà una testimonianza sulla realtà veneta, e con Claudio Gulli testimone della multiforme attività culturale di Palazzo Butera. 

L’intervento di Panciera ci permetterà di effettuare una lettura comparata tra la realtà veneta e quella siciliana. Panciera è tranciante  nel corso dell'età dell'oro della nobiltà di antico regime non esiste a rigore una nobiltà 'veneta' bensì una nobiltà veronese, vicentina, bresciana, padovana e così via che come tale si autodefinivano e venivano indicate. Naturalmente quella veneziana ovvero della Dominante era quella preminente perché ai soli suoi membri erano riservate in esclusiva le cariche politiche e le magistrature centrali dell'intero stato, cioè il governo politico. Si trattava, com'è noto della particolare aristocrazia di una città mercantile, fino al XIII sec. di fatto priva di quella proprietà fondiaria che distingueva tutte le aristocrazie europee. 

L’obiettivo di questo incontro è una lettura comparata tra la realtà Veneta e quella siciliana utilizzando anche come termini di paragone i “palazzi del Principe” sia come modelli architettonici sia come stili di vita. Il tema sarà anche il cibo: il baccalà vicentino che si contrappone al timballo di maccheroni di gattopardiana memoria.


Si parla di