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"L'Oca del Cairo" al Teatro Massimo, l'incompiuta di Mozart firmata Davide Enia

Dal 20 al 30 aprile, al Teatro Massimo, va in scena la prima regia lirica di Davide Enia, scrittore, drammaturgo, narratore palermitano. Si tratta de L’Oca del Cairo, opera buffa incompiuta di Mozart. 

L'Oca del Cairo è un'opera che Mozart non completò probabilmente perché non ricevette abbastanza soldi per finanziarne il progetto e che scrisse con il preciso intento di obbedire ai canoni dell'opera buffa: un intrigo amoroso, una servetta maliziosa, varietà di situazioni e stati d'animo ed ecco servito il grande divertimento che secondo Mozart l'opera comica italiana doveva avere. Una giocosa tessitura musicale sorregge il divertimento teatrale che culmina con l'entrata in scena di un ′oca meccanica che nasconde uno dei protagonisti. Il manoscritto originale, conservato nella Biblioteca di Berlino, comprende un recitativo, uno schizzo dell’aria di Biondello, dell’aria di Don Pippo e sei pezzi completi nelle parti vocali e nella parte del basso armonico, a volte arricchiti di alcune battute interamente orchestrate, a volte di soli accenni di orchestrazione. Ricostruita sulla base dei frammenti originali senza mai perdere di vista lo stile mozartiano, l'opera viene presentata nell'interpretazione del drammaturgo siciliano Davide Enia la cui regia è improntata a “scavare” gli elementi fantastici e giocosi insiti nel lavoro mozartiano. È una storia d’amore, che gioca con l’ingegno. Così il lavoro evoca elementi “poveri” capaci di ispirare il fantastico, come in ogni gioco accade e come, quando l’amore detta le leggi, appare il mondo visto con lo sguardo innamorato. 
 


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